Arch è probabilmente la distribuzione rolling release più famosa all'interno del panorama Linux. Grazie alla sua folta community riesce a mantenersi in costante evoluzione e i suoi tool interni si aggiornano di frequente. A fine gennaio è stato rilasciato Pacman 5.0 ovvero l'ultima incarnazione del gestore di pacchetti del progetto, con il quale vengono introdotte diverse feature tra cui il supporto per l'hooks pre/post-transaction e per la lettura/syncing dei .files database.
Ora è per esempio esempio possibile eseguire un font cache updates una sola volta durante gli aggiornamenti di sistema, piuttosto che ripeterlo ogni volta che si installa un pacchetto di font. Arrivato anche il codice per abilitare il signal handling e il file lock removal, dunque si tratta di un aggiornamento molto corposo.
Gli sviluppatori non si sono però adagiati sugli allori e hanno già rilasciato una nuova minor release ovvero Pacman 5.0.1. Nel breve annuncio a riguardo scritto dal developer Allan McRae si richiede all'utenza della distribuzione di effettuare l'upgrade alla nuova versione del gestore di pacchetti entro il 23 aprile in modo da consentire il funzionamento della nuova feature per l'hooks pre/post-transaction.
Per gli utilizzatori si tratta di un upgrade praticamente indolore e basterà il classico comando di aggiornamento, "sudo pacman -Syu", per ottenere Pacman 5.0.1. Gli sviluppatori stanno dunque dando un mese di tempo agli utenti, cosi da consentire loro di programmare l'aggiornamento senza troppi problemi.
Arch Linux si propone infatti anche come un'alternativa da usare negli ambienti di produzione dove non sempre è possibile arrestare i processi in corso per aggiornare immediatamente il sistema.
Via Arch Linux