Il team di developer Arch Linux, la famosa distribuzione minimale e super configurabile che adotta la filosofia KISS (Keep It Simple, Stupid), ha rilasciato un nuovo aggiornamento per l'Archinstall , ovvero quel componente software che si occupa del setup iniziale del sistema e di tutti questi processi di installazione tramite il live CD/USB, come ad esempio il setting delle credenziali dell'utente, l'impostazione della time zone, il partizionamento del disco e la connessione di rete per eseguire il download dei pacchetti dai repository. Archinstall 2.5 introduce una serie innovazioni interessanti che rendono più semplice e completo l'install process di Arch Linux.
Una delle novità di maggiore rilievo presente in Archinstall 2.5 riguarda l'introduzione del supporto al protocollo di sicurezza FIDO2. Si tratta nel concreto dell'ultima versione della tecnologia di login sviluppata dall'alleanza non commerciale FIDO. Tale standard aperto è stato pensato per consentire un'autenticazione sicura all'interno dei vari servizi web oltre che sui diversi applicativi e sistemi operativi.
La componente "core" di FIDO2 è rappresentato dal CTAP (Client to Authenticator Protocol) e dallo standard W3C WebAuthn. Questi due elementi costituiscono la spina dorsale di questo sistema di autenticazione in cui l'utente può identificarsi ed eseguire l'accesso al proprio profilo tramite un vasto ventaglio di autenticatori crittografici, come da esempio una smart card o magari un dispositivo wearable oppure ancora con tecnologie biometriche ed un PIN, cosi da garantire anche una verifica in due fattori ed offrire una validazione robusta delle credenziali.
Nello specifico Archinstall 2.5 implementa il codice per la gestione e dischi crittografati con il protocollo FIDO2, dunque durante l'installazione l'utente può accedere e sbloccare un SSD protetto da tale standard crittografico ed eseguire il boot su di esso tramite il bootloader systemd-boot.
Oltretutto Archinstall 2.5 gode di una nuova funzione di disk preview all'interno del menu principale, che consente una gestione più rapida e semplice dei dischi in fase di configurazione inziale.