La Casa di Cupertino ha deciso di bloccare l'esecuzione delle versioni meno aggiornate del plugin per Adobe Flash, cià sarà possibile attraverso un apposito aggiornamento delle ultime piattaforme rilasciate; inutile dire che le motivazioni di tale iniziativa andrebbero ricercate nelle vulnerabilità recentemente rilevate a carico dell'estensione.
Al di là delle spiegazioni correlate alle contingenze, troverebbe ancora una volta conferma il rapporto tutt'altro che idilliaco tra la Apple e un plugin che l'azienda capitanata di Tim Cook ha già deciso da tempo di escludere dai propri ecosistemi mobili privilegiando HTML5 per scopi analoghi e con le relative limitazioni.
Quella di bloccare software di terze parti per limitare le possibili conseguenze dovute alla presenza di falle è una politica già adottata dalla Mela Morsicata; basti citare il caso di Java che lo scorso ottobre è stato escluso da tutti i Web browser per (Mac) OS X 10.7 o superiore sempre per motivazioni ricollegate alla sicurezza.
Il blocco è stato introdotto dopo che i tecnici della Adobe hanno reso disponibile un upgrade (serie 11.6.602.171) al di fuori dei consueti periodi di rilascio per una vulnerabilità che coinvolgeva in particolare Mozilla Firefox; vista la situazione Apple avrebbe quindi deciso di blacklistare le release più datate del plugin impedendone l'utilizzo in Safari e su tutte le versioni del suo sistema operativo a partire dalla 10.6 (Snow Leopard) fino a Mountain Lion.
Il gruppo fondato da Steve Jobs sembrerebbe quindi continuare a mal sopportare le incognite derivanti dall'impiego di soluzioni di terze parti sulle quali non è in grado di intervenire se non attraverso richieste di aggiornamento ai produttori stessi; diverso il discorso riguardante l'abbandono dell'implementazione di nuove release di Safari per Windows, dove probabilmente hanno influito più specificatamente esigenze di carattere commerciale.
Fonte: Apple