La guerra sui copyright e in particolare su quello riguardante il termine "app store" ha colpito anche un piccolo progetto open source di nome Amahi: Apple ha infatti chiesto la cessazione dell´utilizzo del termine in questione e la rimozione da tutte le pagine del progetto.
Amahi è un home server basato su Fedora che, oltre a offrire un buon numero di funzionalità (tra le quali figura lo streaming DNLA), può essere esteso tramite estensioni, ospitate all´interno di un app store.
La scelta del nome e, probabilmente, la volontà di affermare la proprietà sul marchio "app store" hanno provocato l´intervento di Apple e la decisione degli sviluppatori Amahi di cambiare nome al loro market (cercano suggerimenti).
Il lato positivo della vicenda? Amahi ha goduto di un´esposizione mediatica che in situazioni normali non avrebbe potuto avere; chissà che qualche utente non sia interessato anche alle loro offerte commerciali.