Quando ero piccolo non riuscivo a capire cosa fosse un anno luce. Per me era solo un modo di dire per indicare qualcosa di lontanissimo. Ai tempi, fosse esistita Wikipedia, avrei potuto raccogliere decine di informazioni in modo semplice e senza perdere ore a sfogliare enciclopedie poco comprensibili.
Ai tempi, ma di quanti "anni fa" stiamo parlando? Se me lo chiedessero a bruciapelo, direi che Wikipedia esiste da più di dieci anni. E invece ne compie nove quest'anno. Stesso discorso per Youtube. Quando ha festeggiato i 5 anni non ci volevo credere. A caldo, ero convinto esistesse già negli anni del Millennium bug, del G8 e delle Torri Gemelle. Invece, YouTube nemmeno esisteva la notte in cui è morto il Papa. Una notte che nella mia testa è recentissima.
Si può a ben vedere parlare di "anni web". Una misura incostante, che a volte doppia il nostro anno terreno, altre volte sembra scorrere più lentamente. Un tempo, quello del web, schizofrenico e disordinato.
Sarà che è appena finito Lost, incentrato sui disallineamenti spazio-temporali, ma in questo periodo questa visione del web mi affascina parecchio.
Sarà un caso, ma proprio questo incredibile serial rappresenta un caso evidente della doppia velocità del web. Lost, in Italia, è cominciato nel 2004 su Rai2 ed è finito su Fox e sul Web, proprio grazie alla differente velocità dell'online, che ha permesso a milioni di utenti di anticipare le visioni televisive e, talvolta, concentrare 6 anni in uno.