Google ha rilasciato a sorpresa la prima build per i test di Android 7 che per il momento è chiamato semplicemente "Android N". Come è giù successo per Android 5 "Lollipop" e per Android 6 "Marshmallow" i developer dell'azienda statunitense hanno scelto di aprirsi maggiormente verso la propria community di utenti e appassionati, dando dunque la possibilità di scoprire in anteprima alcune delle nuove funzionalità della futura stable release.
Come già anticipato da alcuni rumors, è presente il tanto atteso supporto al multi-window. Finalmente l'ambiente grafico stock di Android acquisisce la possibilità di far visualizzare più programmi affiancati su schermo. La feature si può attivare dall'area multitastking oppure direttamente dalle impostazioni per essere disponibile con uno swipe verso l'alto. Per il momento questa developer preview si limita alla visualizzazione di due applicazioni affiancate ma in un futuro verrà forse implementata la possibilità di vedere contemporaneamente 3 o 4 finestre a seconda delle dimensioni del display del device utilizzato.
Introdotta anche la funzione Picture-in-Picture grazie alla quale sarà possibile visualizzare un video in una finestra rimpicciolita su un angolo dello schermo mentre si lavora su un altra applicazione. Sono state eseguite anche delle rifiniture alla UI e alla tendina delle notifiche. Su Android 7 le applicazioni creeranno dei gruppi di notifiche che potranno poi essere aperte o chiuse dall'utente in modo da leggerne il contenuto senza passare sull'applicazione che le ha generate. In questo modo si ottiene un area notifiche più ordinata e più "smart". Gli stessi toggle sono stati riposizionati e rimpiccioliti per dare più spazio ai gruppi di notifiche anche se con un semplice swipe è possibile farli scivolare verso il basso in modo da avere la gestione de toggle completa.
Arrivata anche la più volte richiesta Night Mode, una modalità che l'utente può attivare di notte o in condizioni di scarsa luminosità per far riposare gli occhi. L'UI di Android cambierà completamente passando a tonalità scure cosi da poter usare luminosità più elevate senza "abbagliare" con il bianco dell'interfaccia classica. Sarà anche possibile tarare i colori del display in modo di farli apparire più "ingialliti" nella Night Mode.
Da segnalare anche la gestione della blacklist dove poter inserire numeri o contatti che vogliamo bloccare in modo da non ricevere più chiamate o messaggi dai mittenti che li hanno inviati. Altra nuova feature è Data saver, ovvero un algoritmo di compressione dati che se abilitato permette di risparmiare sul consumo di banda.
Per quanto riguarda l'autonomia dei device e le funzioni per il risparmio energetico, la Doze mode è stata "potenziata" e si attiverà quando il display viene spento e non quando è inattivo per un certo periodo di tempo. Questa prima versione di testing è disponibile per i dispositivi Nexus 6, Nexus 5X, Nexus 6P, Pixel C, Nexus 9 e Nexus Player, tutti brandizzati da Google. Sembrerebbe quindi che sia arrivato il momento dell'abbandono del supporto del famoso Nexus 5, uno dei terminale di Mountain view si maggior successo.