Come nei migliori romanzi d´amore, la storia che lega Android ed il kernel Linux è sempre stata tormentata e ricca di alti e bassi. In principio erano indistinguibili, poi, col passare del tempo, Android è stato travolto da un tale numero di modifiche e adattamenti che gli sviluppatori di Linux si sono visti costretti a separare parte dei moduli Android dal ramo principale del kernel. Una decisione che ha fatto discutere e che rischiava quasi di rendere Android uno spin-off di Linux.
Per questo già alla fine dell´anno scorso i gruppi di sviluppo dietro le due realtà avevano lanciato un progetto congiunto atto a migliorare la collaborazione reciproca e scongiurare il rischio di ulteriori allontanamenti; oggi, a soli tre mesi di distanza, si fanno già sentire i risultati di tale sforzo comune. Come traspare dalla mailing list ufficiale il nuovo ramo 3.4 del kernel ha visto l´inclusione di un gran numero di patch derivanti da Android.
Per il momento non c´è nessuna patch miracolosa o nuova funzionalità avanguardista: tutte le modifiche introdotte riguardano per lo più la gestione della RAM persistente (tema caldo per i dispositivi embedded). Tuttavia è il segno che il progetto di collaborazione sta funzionando e che Android e Linux tornano ad unire le forze. Per la gioia di noi utenti.