Adobe loves choice, continua la diatriba con Apple ?

Nell'ormai noto scontro tra Adobe e Apple nato qualche settimana fa in merito alla vicenda del packager per IPhone, Adobe ha lanciato una nuova campagna chiamata "Adobe loves Choice", collegata anche ad una lettera aperta dei fondatori di Adobe John Warnock e Chuck Geschke e a una pagina intitolata "la verità  su Flash".

Sebbene lo scopo di questa iniziativa possa apparire "generale", è inevitabile collegarlo alla diatriba con Apple.

A dimostrazione di cià, principalmente due fatti. Innanzitutto nella lettera aperta Apple viene citata in maniera critica; Geschke e Warnock infatti riportano come Adobe abbia rilasciato praticamente fin da subito le specifiche del formato PDF e del formato SWF, permettendo a chiunque di creare ad esempio il proprio player per Flash e affermano (traduzione mia):

Crediamo che Apple, seguendo l'approccio opposto, compia un passo che mina il prossimo capitolo del web, il capitolo dove le periferiche mobili superano numericamente i computer e ogni indivuo può essere anche un fornitore di contenuti, e ogni contenuto può essere visualizzato da qualsiasi posto e in qualsiasi momento.

Seconda cosa, decisamente più "aggressiva": in contemporanea con l'iniziativa è uscita su alcuni dei principali giornali americani (per esempio New York Times e Wall Street Journal) una pagina marchiata Adobe intitolata "We love Apple" (se n'è parlato anche su OneApple), che dopo una serie di generiche cose "amate" da Adobe si conclude con:

Quello che non amiamo è chiunque limiti la vostra libertà  di scegliere cosa creare, come crearlo, e quale sia la vostra esperienza sul Web.

Terzo, anche l'articolo inerente "la verità  su Flash" non può non essere letto in riferimento alla volontà  espressa da Apple di non supportare Flash, visti i dati evidenziati (click per ingrandire):

Per quanto questa nuova campagna di Adobe denominata "Freedom of choice" (libertà  di scelta) sul mercato libero e sui contenuti fruibili da diverse piattaforme (e possibilmente con il vantaggio per gli sviluppatori di non dover usare strumenti diversi o creare varie versioni delle proprie applicazioni) sia sicuramente condivisibile e appoggiabile, così come il progeto Open Screen promosso sempre da Adobe, è abbastanza curioso come a promuoverla sia un'azienda che comunque è stata (ed è tuttora) al centro di polemiche per il suo approccio non sempre positivo verso i nuovi possibili standard o codec. Il concetto sembra un po' "siamo per la libertà  di scelta...basta che scegliate noi".

Sicuramente a non trarre giovamento da questo scontro ormai apparentemente insanabile sono gli utenti, ma fortunatamente c'è anche chi la prende con ironia e all'immagine usata da Adobe:

propone alla Apple questa risposta: