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5 font famosi da non usare mai

5 font famosi da non usare mai
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La scelta della giusta famiglia di caratteri è una delle attività più complesse nell'ambito della progettazione, si tratti della definizione di un sito web, della creazione di un'app mobile o, ancora, di materiali per la stampa. Non solo è necessario perseguire il criterio dell'originalità, optando per dei font che non ricordino marchi o servizi famosi, ma è necessario garantire il massimo della leggibilità agli utenti. Eppure, nonostante oggi sia possibile accedere a migliaia di font in pochissimi click, vi sono dei "rappresentanti" noti che stentano a morire.

Colpa della loro ampia diffusione, poiché spesso inclusi nei caratteri di default dei sistemi operativi, ma anche di consuetudini talmente diffuse tanto da divenire nauseanti. Quali sono, di conseguenza, i font più famosi da evitare in qualsiasi caso?

Non vi è giustificazione plausibile per escludere, nell'ambito della progettazione moderna, un adeguato processo di ricerca e di verifica dei font. Eppure, alcune scelte ereditate dal passato sembrano essere davvero dure a morire. Scegliere un font troppo diffuso, o poco curato nella definizione delle singole lettere, ha però come unico effetto quello di ridurre l'aspetto professionale del proprio lavoro. Ecco, di conseguenza, 5 font da dimenticare.

  • Comic Sans siti web istituzionali
  • Arial designer svogliato
  • Times New Roman Times of London font segnaposto
  • Courier New font typewriter
  • Impact

Via 1stwebdesigner

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