In realtà PHP paga il fatto di essere un linguaggio che non ha trovato spazio nella cosiddetta “rivoluzione mobile”. Negli corso degli ultimi anni gran parte del traffico si è spostato dai browser Web (e dai PC) alle App (quindi in particolare verso gli smartphone) e questa tendenza ha almeno apparentemente ridimensionato il ruolo dei linguaggi lato server come PHP.
Si deve però tenere conto del fatto che ancora oggi PHP è il linguaggio più utilizzato per la realizzazione di Pagine Web dinamiche. WordPress, cioè il CMS (Content Management System) più utilizzato della Rete per la creazione di siti Internet, è stato scritto in PHP così come un gran numero di altre applicazioni per la gestione di e-commerce (Magento, PrestaShop..) e non solo.
A favore di quest’ultimo esistono quindi diversi fattori, a cominciare dal fatto che esso offre ancora diverse occasioni di lavoro. Esistono milioni di siti Web basati su PHP che necessitano di aggiornamenti e correzioni, così come sono ancora moltissime le aziende che ricercano professionisti in grado di utilizzare framework PHP molto diffusi come Laravel, Symfony e Zend Framework o i CMS precedentemente citati.
Lo studio di PHP è quindi consigliabile per chi voglia operare come Web developer, il suggerimento a corollario è però quello di non concentrarsi unicamente su questo linguaggio.
Una soluzione migliore è quella di ampliare quanto più possibile le proprie competenze, studiando anche altri linguaggi che potrebbero essere utilizzati insieme a PHP nei nostri progetti. Da questo punto di vista JavaScript potrebbe rivelarsi l’opzione più indicata perché il suo impiego nelle Web App è sempre più diffuso.