Quando si parla di Macromedia Flash spesso si incontrano due scuole di pensiero: i favorevoli e i contrari. È evidente che il solo codice HTML non permette di raggiungere livelli di grafica e animazione raggiungibili invece con Flash. Per questa ragione, molti webmaster si sono spinti verso un uso massiccio della tecnologia Flash, arrivando a costruire siti interamente realizzati in Flash; è ormai molto facile ritrovarsi a navigare siti web con parte o tutto realizzato in Flash (banner, effetti, giochi, etc.).
D’altro canto la tecnologia Flash poco si integra con la logica natìa della rete Internet, nè tantomeno con l’esigenza di rendere il sito web visibile e facilmente navigabile a tutti, e in tempi brevi. Si fa riferimento in questa fase a tutti gli utenti che per vari motivi (p.e.: problemi di salute, utenti Unix, etc.) utilizzano per la propria navigazione esclusivamente browser testuali, i quali sono abili alla lettura del solo testo ASCII e non, quindi, le animazioni in Flash. Nonostante l’apprezzabile sforzo di Macromedia (oggi Adobe) alla ricerca di continui miglioramenti del proprio software di editing, Flash rimane oggetto di discussione nella comunità di sviluppatori per il web, accendendo aspri dibattiti tra webmaster amici di Flash (e alcune volte con scarsa conoscenza del linguaggio HTML, dei protocolli, del WWW, etc.), sviluppatori web e esperti SEO. Facciamo un passo indietro per approfondire meglio l’oggetto della domanda.
Ricordiamo che lo spider del motore di ricerca naviga il sito web “come se fosse” un browser testuale. Incontrerà quindi le stesse difficoltà degli utenti su citati nella lettura e nella interpretazione delle animazioni Flash. Ciò nonostante, sono in continuo sviluppo e miglioramento algoritmi che leggono i testi contenuti nel file .swf (estensione dei file prodotti in Flash); oggi più è facile incontrare, nelle ricerche effettuate sui motori di ricerca, collegamenti a oggetti Flash rispetto a qualche mese fa.