Ci siamo appena abituati al Web 2.0 e già ci stiamo muovendo verso la nuova pagina di Internet: il 3.0. Oggi come oggi si tratta soprattutto di un'espressione ma, considerando la velocità di evoluzione della rete, dobbiamo aspettarci che l'idea si concretizzerà molto velocemente.
Cerchiamo allora di capire cosa ci aspetta.
Tentativi di definizione
Spulciando direttamente da Wikipedia, scopriamo alcune definizioni di Web 3.0, in particolare quella di Tim Berners-Lee (il padre del WWW):
Le persone si chiedono che cosa sia il Web 3.0. Penso che, forse, quando si sarà ottenuta una sovrapposizione della Grafica Vettoriale Scalabile Web semantico integrato un'incredibile risorsa di dati
E quella di Jerry Yang (uno dei fondatori di Yahoo) che invece analizza:
Il Web 2.0 è ampiamente documentato e discusso. Il potere della Rete ha raggiunto la massa critica un vero e proprio mezzo comune ... la distinzione tra professionista, semi-professionista e consumatore andrà sfocandosi creando un effetto rete per business e applicazioni
Partendo da questi punti di vista possiamo già isolare alcune delle caratteristiche potenziali del 3.0:
- la piena realizzazione del Web semantico
- la fusione tra i linguaggi
- il crollo delle distinzioni verso un'universalità dei ruoli degli utenti
Elementi in parte ripresi anche dal documento presentato all'Unione Europea da Viviane Reading, Commissario Europeo per la Società dell’Informazione e i Media: ragionando in prospettiva, l'analisi tratteggia un web caratterizzato da:
- connettività in mobilità
- diffusione del social networking
- spostamento del baricentro delle attività business
Verso il media definitivo?
E quindi? Quindi il 3.0 sembra spingere verso un idea di media definitivo. Guardando i trend in corso targati 2.0, la prospettiva corre in direzione di un web che è ovunque, sempre a portata di mano, complici anche i dispositivi mobili.
Ma questo è il lato, chiamiamolo, "hardware". Da un punto di vista dei contenuti, in filigrana si legge un UGC di massa e molto effervescente, catalizzato dalle nuove applicazioni web e da quella tendenza semantica che sembra destinata a prender piede.
Come possiamo immaginare il futuro?
- connettività
- web diffuso online offline
- social network onnipresenti
- crescita esponenziale dei contenuti
Usare i condizionali naturalmente è d'obbligo ma le aspettative sono alte, fermo restando che molti problemi restano scoperti. Su tutti, il digital divide e il cultural divide rischiano ulteriormente di ampliarsi: sono problematiche di sfondo non destinate a rapida soluzione. Ma l'attenzione, almeno quella, è d'obbligo.