Puntuale come al solito, Canonical ha appena rilasciato l'ultima versione del suo principale prodotto, ovvero Ubuntu 14.10 Utopic Unicorn. Successore dell'ultimo rilascio LTS, la nuova versione di Ubuntu è stata già apostrofata da molti utenti come deludente, in relazione alla mancanza del tipico "wow effect" che di solito ne accompagna i rilasci. Ma per quanto siano poche le novità evidenti (la veste grafica è quasi uguale alla versione precedente), il team di sviluppo di Ubuntu ha comunque svolto un buon lavoro, principalmente basato sulla correzione di bug e piccole funzionalità, o di altre caratteristiche meno evidenti.
In questo articolo vedremo proprio le principali caratteristiche di questo nuovo sistema operativo, aiutandoci con dieci immagini significative. Chiunque fosse interessato a scaricare (gratuitamente) l'immagine .iso di Ubuntu 14.10, può fare riferimento alla pagina di download del sito ufficiale.
Il Desktop
Come abbiamo già accennato, il desktop di Ubuntu 14.10 non è molto diverso da quello del suo predecessore. Ciò è dovuto alla scelta di Canonical di continuare ad adottare Unity 7, nonostante le voci che volevano la versione 8 della shell principale di Ubuntu già pronta per questo rilascio.
Dal momento che si tratta del primo rilascio successivo alla versione LTS, è comprensibile che il team abbia avuto bisogno di un po' di tempo in più prima dell'adozione definitiva di Unity 8. Inoltre, considerato lo sviluppo parallelo di Ubuntu Touch, è molto probabile che sia Unity 8 che Mir (il nuovo server grafico) richiedano qualche perfezionamento che garantisca un livello di stabilità accettabile. È comunque disponibile una versione di Ubuntu 14.10 (Ubuntu Next) che rappresenta un'anteprima di come apparirà il prossimo Ubuntu, dal momento che si basa proprio su Unity 8 e sul nuovo server grafico Mir. Sebbene sia una versione sperimentale, provarla può fornirci una panoramica delle nuove funzionalità di Ubuntu nel prossimo futuro.
Le derivate ufficiali... e non
Oltre alla versione desktop tradizionale, basata su Unity 7 e di cui abbiamo appena parlato, sono disponibili anche diverse derivate ufficiali di Ubuntu. Una delle più richieste dagli utenti è sicuramente Ubuntu GNOME, che però non è basata sull'ultima versione di GNOME (che è la 3.14, rilasciata a fine settembre scorso), ma su GNOME 3.12. Questa scelta si spiega con l'impossibilità, per motivi di tempo, di effettuare i necessari test per assicurare il corretto funzionamento di quest'ultima versione.
Ma Ubuntu GNOME non è la sola derivata ufficiale disponibile. La lista completa, con i link alle relative pagine di download, è reperibile su un post ufficiale sul sito di Ubuntu. Oltre ad Ubuntu GNOME, le derivate ufficiali sono Kubuntu (anch'essa molto richiesta), Lubuntu, Ubuntu Kylin, Ubuntu Studio e Xubuntu.
Oltre alle derivate ufficiali, un progetto interessante (probabilmente destinato anch'esso ad essere ufficializzato) è Ubuntu MATE, cioè una derivata che utilizza il desktop environment MATE (fork di GNOME 2), nato su Linux Mint (a sua volta derivato proprio da Ubuntu). Può essere scaricato dal sito del progetto, in cui sono raccolti numerosi screenshot ed ulteriori informazioni; in generale, comunque, il risultato sembra molto convincente ed accattivante.
Le applicazioni
Come sempre è stato, sin dal primo rilascio di Ubuntu (peraltro avvenuto proprio 10 anni fa), anche Utopic Unicorn fa delle applicazioni uno dei suoi principali punti di forza. Sebbene anche in questo caso non ci siano grandi stravolgimenti, la conferma di alcune certezze è comunque una garanzia. È il caso della suite di software per l’ufficio LibreOffice, e dell'immancabile browser Firefox, insieme al client di posta Thunderbird (entrambi prodotti da Mozilla).
Chiaramente, elencare tutte le applicazioni disponibili è impossibile. Le più importanti (anch'esse già viste nei precedenti rilasci) sono Brasero, Rhythmbox, Inkscape, GIMP, ma ancora più interessanti sono le risorse accessibili dal solito Ubuntu Software Center, continuamente aggiornato e perfettamente all'altezza di una delle distribuzioni Linux più diffuse ed utilizzate.
Un'altra applicazione disponibile su Ubuntu 14.10 (così come nei precedenti rilasci) è Pidgin, software di messaggistica istantanea, multipiattaforma, che supporta un grandissimo numero di protocolli (tra i quali anche quelli di Facebook e Whatsapp). La sua presenza su Ubuntu non è una novità, ma con il nuovo rilascio è stata reintrodotta l'integrazione con Unity, ed è adesso possibile visualizzare il numero di messaggi non letti già nell'icona del launcher, nonchè mostrare le notifiche integrandole con Unity.
Per chiudere l'ambito delle applicazioni, segnaliamo anche la presenza di un'ulteriore applicazione, ovvero Ubuntu Web Browser. Sebbene sia ancora in una fase di sviluppo, si tratta del browser che Canonical intende integrare su Ubuntu Touch (e quindi anche con Unity 8). Ha la caratteristica di essere molto semplicato (in quanto pensato per i dispositivi mobile), e prevede la gestione di operazioni basate su gesture (tipiche degli schermi multitouch). È facile quindi intuirne l'applicabilità, in un prossimo futuro, nello sviluppo di app per Ubuntu Touch, quale ottimo ambiente di test.
Altre novità
Oltre a quelle viste fin qui, Utopic Unicorn include anche novità che non riguardano la sfera dell'interfaccia, e che quindi risultano meno “evidenti”. Innanzitutto, come sempre avviene, è stato aggiornato il kernel Linux, alla versione 3.16. Ciò contribuisce ad aumentare l’accessibilità e l’usabilità di questo sistema sulle piattaforme più disparate, grazie alla compatibilità con le nuove tecnologie. Per citare alcune delle novità introdotte, basta pensare al fatto che il nuovo kernel permette di utilizzare la tecnologia “free-fall” di Dell, che riconosce se il laptop sta cadendo, bloccando la rotazione dei dischi e riducendo il rischio di perdite di dati. Altre novità derivanti dal kernel sono diversi miglioramenti relativi al supporto del file system Btrfs, la compatibilità con nuove GPU ad alte performance, nuovi driver audio e molto altro.
Maggiori informazioni sulle novità del kernel 3.16 possono essere reperite a questo link. Altri miglioramenti apportati ad Ubuntu 14.10 riguardano prevalentemente i servizi cloud ed alcuni aggiornamenti di sicurezza.
Conclusioni
Molti utenti hanno definito Ubuntu 14.10 deludente; altri ne hanno addirittura storpiato il nome, trasformandolo in Unchanged Unicorn. In realtà, molto del lavoro che è stato fatto ha riguardato la correzione di piccole imperfezioni e l'aggiunta di nuove funzionalità, comunque poco evidenti. Sebbene, come già detto, questo implichi l'assenza del "wow effect" che molti si aspettavano, è anche vero che un'opera di consolidamento come questa può rivelarsi molto importante, in vista di un prossimo stravolgimento che potrebbe essere inevitabile a causa dell'introduzione di Unity 8 e Mir.
Ma per il momento, non resta che goderci il sistema che avevamo già conosciuto 6 mesi fa. Con qualche miglioramento in più.