Durante la SharePoint & Office Conference 2013 Microsoft ha presentato il nuovo Office 365. L'evento è stato anche un'occasione unica per incontrare e chiacchierare con Paolo Pialorsi, cofondatore insieme a Marco Russo di EventHandler, società che progetta e gestisce eventi di formazione in ambito informatico.
Pialorsi e Russo sono entrambi programmatori ed esperti di formazione, e fin dal suo esordio EventHandler ha dedicato i propri eventi alle tecnologie più innovative del momento, per offrire ai partecipanti opportunità di aggiornamento e apprendimento in linea con le esigenze concrete del mercato. Dall'anno della sua costituzione la società ha progettato e gestito numerosi eventi, molto spesso in collaborazione con grandi realtà internazionali dell'informatica e in modo particolare con Microsoft, per la quale ha seguito la realizzazione anche dell'ultima SharePoint & Office Conference 2013, organizzata per la prima volta nel 2007.
Ciao Paolo, come sei diventato un formatore?
Ho iniziato a masticare informatica a 19 anni, con il passare degli anni ho acquisito le competenze necessarie per erogare servizi Microsoft. In seguito ho fondato con Marco (Russo, nda) EventHandler, società nata con l'intenzione di colmare lacune nella formazione per gestire i servizi IT. In sostanza abbiamo pensato di creare opportunità di incontro e divulgazione di alto livello. Siamo speaker oltre che organizzatori, gestiamo la società ma siamo anche parte del gioco, contornandoci di persone professionalmente valide.
Qual è il tuo approccio a SharePoint?
Ho incontrato Sharepoint quasi subito, nel 2001 per seguire alcuni progetti di gestione documentale. Fu un approccio traumatico per le carenze e le lacune della prima versione, ma già dalla seconda release nel 2003 è stato amore. Posso dire tranquillamente che ormai è quasi il mio cavallo di battaglia. Conosco bene l'infrastruttura che sta al di sotto di SharePoint, tutti quei prodotti Microsoft che me ne hanno facilitato l'approccio e la padronanza.
SharePoint in sostanza è nato per la gestione documentale e la collaborazione, questo è rimasto il suo cuore, ma con gli anni è diventato più un "contenitore". Infatti, dalla penultima release è diventato anche una base per sviluppare Web content manager. Ora è sempre più integrato, punta al social aziendale, la direzione che è stata presa è chiara, quella di andare verso il mondo del cloud.
In che modo Sharepoint va nella direzione del cloud?
Come ti ho appena detto, nei prossimi anni SharePoint sarà sempre più all'interno del cloud. Tanti aspetti fanno pensare che nel giro di pochi anni sia Sharepoint sia Office 365, per sua definizione assolutamente quest'ultimo, esisteranno solo nel cloud.
Dove e come si potrebbe fare di più?
Vorrei che fossero potenziate le funzionalità di web content manager, gli strumenti ci sono tutti. Se si vuole realizzare un sito web per una piccola impresa ci sarebbero tutte le potenzialità. Per servire queste esigenze, vorrei vederlo crescere in questa direzione: costi ridotti e approccio più facile.
Come è stata recepita quest'ultima release?
La risposta delle aziende è titubante. Le imprese innanzi tutto cercano di capire le nuove funzionalità, se realmente servono al loro scopo. In ogni caso Microsoft spinge decisamente l'acceleratore sul social networking aziendale, sulle app e sul cloud computing.
Quanto al social networking aziendale?
Microsoft ha recentemente acquisito Yammer, già sappiamo che Office 365 lo supporterà completamente a breve. In Sharepoint ci sono già funzionalità di search, per esempio in Twitter si possono seguire sia persone sia documenti. Ci si aspettano migliorie con aggiornamenti periodici a breve, meno traumatici per le aziende rispetto al passato immediato.
Sharepoint e Office 365 saranno sempre più coniugate in ambito cloud che ne pensi della versione online di office?
Office 365 è percepito bene, per la politica di prezzo adottata e perché è in grado di soddisfare le esigenze delle aziende per le funzionalità che integra. Sharepoint è ancora visto come un prodotto on premise pur essendo stata introdotta la versione Online in Office 365, penso che la titubanza nei suoi confronti riguarda qualcosa che ti ho detto poco fa, le aziende vogliono capire se e quanto serve. Forse questo preconcetto deriva dal retaggio di SharePoint, dai costi importanti delle versioni precedenti, mentre invece ora è realmente conveniente.
Quali sono i punti di forza di SharePoint Online?
Office e Sharepoint ora sono un'unica famiglia, esistono app sviluppate per l'uno o per l'altro, ma condividono la stessa piattaforma di sviluppo. Una spinta importante per l'adozione di SharePoint Online è la possibilità d'iscrizione a Office 365 Developer (ca 99 $ l'anno, gratuito per i clienti Visual Studio Premium/Ultimate con MSDN), per disporre dell'app free Napa. Questa funziona su browser che supportano HTML5, per progetti con supporto di tutti i linguaggi di programmazione, per i test, la pacchettizzazione e il rilascio di app per la propria azienda o da caricare sullo store Microsoft. In pratica è un mini Visual Studio che gira online e permette di sviluppare app per Office 365 e per SharePoint Online.
Chi è Paolo Pialorsi
Bresciano, 35 anni, consulente, autore e istruttore specializzato nello sviluppo di software Web basato sulle tecnologie Microsoft e in particolare su Microsoft SharePoint. Nel corso della propria attività ha conseguito oltre 40 certificazioni Microsoft, tra cui: MCP, MCT, MCSD, MCSD.NET, MCSE, MCSA, MCAD ed è Technology Specialist su Microsoft SharePoint sin dalla versione 2003 del prodotto, oltre che IBM Certified Developer on XML technologies. Nel 2012 ha conseguito la prestigiosa certificazione di Microsoft Certified Solutions Master su SharePoint (finora è l'unico in Italia ad averla)
Ha pubblicato il suo primo libro, di argomento tecnico, a 26 anni. Da allora ha scritto altri cinque libri, di cui gli ultimi quattro in inglese per Microsoft Press, alcuni dei quali sono stati tradotti in diverse lingue e sono tuttora distribuiti in numerosi paesi del mondo.
Tiene regolarmente conferenze in convegni e seminari, sia in Italia che all'estero, oltre a lezioni in numerose Università italiane.