Raspberry Pi è una delle board ARM più note e utilizzate tra quelle oggi presenti sul mercato. Questo perché risulta essere estremamente versatile e può adattarsi ad una vasta gamma di progetti e contesti d'applicazione differenti.
Raspberry Pi è di fatto una discreta alternativa ad un comune PC, ma è anche in grado di fungere da base di partenza per diversi altri impieghi, come ad esempio: un NAS casalingo, un server DNS oppure anche un Web Server.
Nella guida di oggi andremo a spiegare come trasformare Raspberry Pi in un comodo Android TV Box da connettere al televisore in modo tale da trasformarla in un vero e proprio media center completo comandabile tramite un telecomando o sfruttando l'accoppiata mouse e tastiera Bluetooth.
Perché scegliere Raspberry Pi per creare un Android TV Box
Raspberry Pi è il dispositivo ideale per questo genere di progetti perché il suo SoC ARM genera dei consumi energetici molto bassi e può essere alimentato direttamente dal televisore, tramite una comune porta USB, senza passare da un alimentatore esterno. In questo modo si risparmia spazio e l'uso di prolunghe, o di caricatori USB, per arrivare ad una presa di corrente. Una configurazione di questo tipo ci permette anche di riciclare vecchi televisori che non dispongono di una connessione ad Internet o dell'ultimo standard del Digitale Terrestre.
Oltretutto Raspberry Pi è compatibile nativamente con Android, essendo quest'ultimo basato sul kernel Linux. Grazie ad esso è quindi possibile accedere senza problemi al catalogo di applicativi disponibili per il sistema operativo di Google.
La procedura che descriveremo è abbastanza semplice e può essere seguita anche dagli utenti alle prime armi con Raspberry Pi o, in generale, con Android. La guida infatti non presenta passaggi particolarmente complessi e non è necessario avere conoscenze tecniche pregresse per poterla seguire.
Requisiti hardware
Per realizzare un Android TV Box con Raspberry Pi è ovviamente necessario disporre di una copia della board ARM in questione. Nello specifico consigliamo di acquistare quella ora più potente sul mercato, Raspberry Pi 4 con 8GB di RAM o versione successiva, dato che per elaborare e riprodurre i contenuti multimediali è necessaria una buona dotazione hardware.
Oltre al dispositivo sono necessari un cavo HDMI, un alimentatore USB, o anche solo un cavo da connettere alla televisione, un telecomando Bluetooth (o se preferite mouse e tastiera), un pendrive USB, da usare per il flash delle applicazioni Google, e una scheda microSD per ospitare Android e le varie applicazioni necessarie.
Il software da utilizzare
Nello specifico,andremo ad utilizzare una specifica ROM di Android 10 chiamata LineageOS 17.1, che è dedicata appunto a Raspberry Pi 4. Inoltre, per quanto concerne le applicazioni di sistema, faremo affidamento sul pacchetto Open GApps Pico.
Durante il download di queste ultime assicurativi di selezionare la voce "ARM>10.0>Tvstock". Infine, per realizzare il media d'installazione di Android, ci affideremo al comodo imaging tool open source chiamato Etcher.
Installazione di Android su Raspberry Pi.
Partiamo con l'eseguire il flash della ROM Android sulla microSD tramite Etcher. Avviamo l'applicativo, clicchiamo quindi su "Select Image" per indicare al programma il file d'installazione di LineageOS 17.1. Successivamente pigiamo su "Select Drive", cosi da indicare al tool la microSD che intendiamo utilizzare. Infine, per avviare l'operazione basta usare il pulsante chiamato "Flash!".
Ultimato il processo possiamo inserire la microSD nel Raspberry Pi. Ora siamo pronti per connettere il device alla corrente ed al televisore tramite il cavo HDMI. Dopo aver avviato il device possiamo iniziare a configurare normalmente LineageOS 17.1, come se si lavorasse su un normale dispositivo Android.
Dobbiamo quindi impostare il nostro utente e tutte le configurazioni di base del sistema operativo come la lingua, la connessione WI-FI e la tipologia di tastiera, in modo tale da poter digitare correttamente le lettere accentate.
Impostazione delle applicazioni Google
Una volta superate le fasi precedenti, si può passare al setting delle applicazioni Google. Scarichiamo dunque il pacchetto Open GApps Pico e copiamolo all'interno di un pendrive USB che poi dovremo connettere a Raspberry Pi.
Per installare questi programmi è necessario accedere alla recovery mode di LineageOS 17.1, una sorta di UEFI (Unified Extensible Firmware Interface) di Android.
Connettiamo quindi un mouse ed una tastiera al device e rechiamoci su "Preferenze>About". Infine clicchiamo sulla voce "Build Number" fino a quando il sistema non ci avviserà che le opzioni da sviluppatore sono ora abilitate. Ora usciamo dal menu "About" ed entriamo nelle "Developer Option" presenti nelle impostazioni del sistema.
Una volta all'interno di tale setting bisogna attivare l'opzione chiamata "Enable Root Access" e poi scrollare la pagina per abilitare l'applicazione chiamata "Local Shell" all'accesso tramite utente root.
Torniamo nell'App Drawer, apriamo quindi l'applicativo del terminale e digitiamo i comandi:
su
rpi4-recovery.sh
reboot
A questo punto il Raspberry Pi dovrebbe riavviarsi ed entrare all'interno della TWP recovery console. Clicchiamo sulla voce "Install" e successivamente selezioniamo il pendrive USB connessa al device tramite l'opzione "Select Storage" presente in basso a destra.
Arrivati a questo punto selezioniamo il pacchetto delle applicazioni Google per avviare l'installazione. Pigiamo dunque su "Install Zip>Reboot after installation>Swipe to confirm flash" cosi da finalizzare l'installazione delle Open GApps Pico.
Successivamente selezionano la voce "Wipe Dalvik" ed andiamo ad eseguire uno swipe con il mouse per confermare. Ora torniamo nel menu principale e rechiamoci dentro la sezione chiamata "Wipe". Da qui scegliamo la voce "Swipe to Factory Reset” ed in fine clicchiamo su "Reboot>System".
A questo punto Raspberry Pi dovrebbe riavviarsi ed all'interno dell'App Drawer dovremmo poter reperire finalmente il Play Store dal quale installare tutte gli applicativi di cui necessitiamo.
Possiamo installare ad esempio un launcher più semplice da utilizzare con il telecomando, oppure un software per accedere e gestire i nostri file presenti sul nostro NAS.
L'accesso al Play Store ci da infatti possibilità infinite di personalizzazione e configurazione. Ovviamente saranno accessibili anche gli applicativi dei diversi servizi di streaming come Netflix, Amazon Prime Video o Spotify.