Pinterest si colloca a metà strada fra un servizio di social bookmarking, quindi con una componente archivistica, e un servizio di social media, con un flusso di comunicazione dinamico e la possibilità di seguire altri utenti per restare aggiornati. Il sito è nuovo è sta riscuotendo un discreto successo e, sebbene le registrazioni si stiano aprendo progressivamente, al momento il servizio funziona solo su invito.
Pinterest non fa in realtà cose straordinariamente innovative rispetto all’idea di avere un proprio spazio e degli strumenti di condivisione, ma lo fa però con la particolarità di utilizzare le immagini come veicolo principale della comunicazione.
A differenza di un sito di fotografie dunque l’immagine non è il fine, ma il mezzo, rinviando ai siti che la contengono come fosse un link. La struttura è incentrata sui concetti di Boards e Pins. In pratica ogni Board è un contenitore tematico, mentre le Pins sono le singole unità che vanno a comporre la raccolta dei contenuti che si vuole mostrare, o semplicemente catalogare.
Il salvataggio di una Pin può avvenire in tre modi: si può fare dal sito, inserendo manualmente l’indirizzo; caricando un’immagine dal proprio computer; oppure utilizzando un apposito bottone da trascinare sulla barra degli strumenti del browser.
In quest’ultimo caso si possono salvare i contenuti senza staccarsi da quello che si sta facendo, perché quando si accede a qualsiasi sito basterà a quel punto cliccare sul bottone, e subito compaiono le immagini catturate automaticamente su quella pagina. Passandoci sopra con il mouse si può decidere quali salvare, e dove, cioè in quale Board.
Ogni Board può essere a sua volta associato a una categoria. Queste sono molte, per un totale di 32 e compreso l’immancabile “altro". Grazie alle categorie diventa anche più facile andare a cercare i contenuti proposti dagli altri utenti, che come già accennato possono essere seguiti per visualizzarne in modo più veloce gli aggiornamenti.
I Pinners you follow vengono infatti proposti immediatamente appena si entra nel servizio. Andando sul nome che compare nella didascalia di ciascuna immagine si accede al profilo di quella persona, per scoprire gli eventuali suoi altri Boards.
Seguire una persona significa di principio seguire tutti i suoi Boards, quindi tutti i contenuti per intero, ma andando sul suo profilo e cliccando di volta in volta su Unfollow si possono scegliere quelli dai quali eventualmente non ricevere gli aggiornamenti.
Alternativamente, si può anche cliccare su Everything per seguire, argomento per argomento, tutti i nuovi contenuti che vengono proposti da tutti gli utenti del sito. Ancora, sotto Popular ci sono quelli più commentati e preferiti. Da notare che il sito si aggiorna automaticamente, quindi quando c’è qualcosa di nuovo compare semplicemente un avviso.
Rispetto a ciascun contenuto, gli strumenti di condivisione consistono nel Repin, per rilanciarlo all’interno della propria bacheca, oppure il Like per preferirlo o ancora i commenti. Quando si effettua un Repin si può subito decidere in quale dei propri Board inserire quel contenuto.
C’è poi una sezione dedicata ai video, che in realtà hanno un meccanismo analogo a quello delle Pins. In pratica, quando sulla pagina che si vuole linkare c’è un video questo viene salvato, può essere visto direttamente all’interno di Pinterest, ed eventualmente condiviso con gli stessi strumenti previsti per le immagini.
Il sito dispone anche di un’integrazione con Facebook e Twitter, per condividere direttamente anche lì. Questa opzione si configura nell’area Settings, dove si possono anche impostare altri parametri del proprio profilo come il nome e una propria descrizione, oltre a decidere se i propri Boards possano essere indicizzati dai motori di ricerca.
In una sezione a parte si possono anche trovare prodotti in vendita, anche qui segnalati da altri utenti. Si chiamano Gifts e sono divisi per prezzo. Per aggiungere un prezzo basta scrivere “$" o “£" e poi una cifra nella descrizione delle Pin. Essendo quindi la maggior parte espressi in dollari, significa però che fanno riferimento a negozi online negli Stati Uniti, con conseguenti spese di spedizione a volte alte.