Il 4 novembre scorso è stato rilasciato openSUSE 13.2, l'ultima versione della distribuzione Linux sponsorizzata da Novell, nonchè uno dei principali sistemi operativi del pinguino in termini di preferenze degli utenti desktop. Le novità introdotte spaziano dal design di alcune delle principali applicazioni (dall'installer al desktop vero e proprio), fino all'introduzione di Btrfs quale file system di default.
In questo articolo vedremo le principali caratteristiche di questo sistema, riassunte in 10 immagini. OpenSUSE 13.2 è disponibile per il download gratuito direttamente dal sito ufficiale.
Desktop
Il primo set di immagini che presentiamo riguarda la sfera dei desktop environment, tra le più gettonate dagli utenti di openSUSE. Come già accade da qualche anno, sin dalle fasi di installazione l'utente è libero di adottare il sistema che preferisce, scegliendo tra KDE, GNOME, Xfce, LXDE, MATE, Enlightenment 19 ed Awesome.
Sebbene la scelta sia vasta, il desktop environment principale di openSUSE rimane KDE, giunto alla versione 4.14, che conferisce all'intero sistema operativo un look molto familiare ed amichevole. Esso include l'ultima versione di Plasma Workspace (che tra l'altro è rilasciato come LTS), nuove applicazioni, KDE Telepathy e molto altro.
La principale alternativa a KDE è GNOME 3.14. Con quest'ultima versione sono state introdotte alcune nuove caratteristice o miglioramenti di funzionalità già esistenti. È bene citare il supporto per gli schermi HiDPI e per i dispositivi multitouch (incluso il supporto alle gesture). Perfezionamenti significativi sono stati apportati anche alle funzionalità di rete e a quelle relative alla geolocalizzazione, nonchè il supporto al nuovo server grafico Wayland. Infine, è stato integrato per la prima volta su openSUSE GNOME Software, una sorta di "App Store" dal quale è possibile installare le app di GNOME.
Per maggiori informazioni sulle novità di GNOME 3.14 su questa distribuzione, suggeriamo la lettura di un post sul blog ufficiale di openSUSE.
OpenSUSE 13.2 è il primo rilascio che include MATE (alla versione 1.8.1). Come già detto, però, sono disponibili anche Xfce 4.10, LXDE 0.55, Enlightenment 19 ed Awesome 3.4.15. Tutti i precedenti desktop environment hanno ricevuto aggiornamenti sia dal punto di vista dell'interfaccia (direttamente visibile dall'utente), sia per quel che riguarda l'integrazione con il sistema operativo ed i relativi servizi, quali systemd ed upower.
Il nuovo Installer
Una delle novità più significative introdotte con openSUSE 13.2 è la nuova versione di YaST. L’installer grafico di openSUSE ha infatti subito una rivisitazione sia dal punto di vista dell'interfaccia, sia relativamente alle funzionalità vere e proprie. Simbolo di questa nuova versione è il fatto che l'intero software è stato riscritto in Ruby. Molto del lavoro è stato finalizzato ad incrementare la facilità d'uso, pur mantenendo un certo livello di continuità con la versioni precedente per i vecchi utenti. È stata semplificata la configurazione, molte opzioni sono state automatizzate, ed è stata migliorata l'interfaccia in termini di contenuti grafici e stili, risultando più semplice ed elegante. Migliora anche l'integrazione con systemd, Btrfs ed altre tecnologie incluse in openSUSE 13.2.
Con la nuova versione di YaST, è stato inoltre rimosso il secondo step di installazione, che obbligava gli utenti a completare l’installazione dopo il riavvio. La ristrutturazione del codice (che ha tradotto il linguaggio YCP, usato in precedenza, in Ruby) ha comportato un’ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse (meno memoria sprecata e migliori performance) e maggiore stabilità. Rimane comunque disponibile una versione di YaST a riga di comando, per gli utenti più esigenti.
Applicazioni
La nuova versione di openSUSE introduce diversi aggiornamenti relativi alle applicazioni, molte della quali sono già preinstallate. Su tutte citiamo LibreOffice, Firefox, Amarok, GIMP e le suite di applicazioni relative al desktop environment che si è scelto di utilizzare. Vale la pena rimarcare ancora l'introduzione di GNOME Software, che consente di installare le app di questo desktop environment in maniera integrata con l'interfaccia di openSUSE.
Programmazione
OpenSUSE 13.2 include anche molte novità che interessano la sfera degli sviluppatori. Nell'ultimo rilascio è inclusa l'IDE KDevelop 4.7.0, ultima versione basata sulla piattaforma di sviluppo di KDE. Oltre a supportare C++, vi è la possibilità di aggiungere diversi plugin che ne estondono le funzionalità anche ad altri linguaggi di programmazione, quali PHP o Python. Altre IDE presenti su openSUSE 13.2 sono Anjuta 3.14 e Qt Creator 3.2.1.
In questo rilascio è incluso anche KDE Frameworks 5, una serie di librerie di sviluppo basate su Qt 5. Sono stati aggiornati anche Python (versioni 2.7.8 e 3.4.1), PHP (5.6.1), Perl (5.20) e soprattutto Ruby, giunto alla versione 2.1.3. Per maggiori informazioni, si segnala un post sul sito ufficiale di openSUSE.
Altre novità
Oltre a quanto già esposto, OpenSUSE 13.2 include anche la nuova versione del kernel Linux 3.16, che come ad ogni rilascio è aggiornato rispetto al precedente. Ciò garantisce una maggiore compatibilità con le tecnologie più recenti, e numerose nuove funzionalità che arricchiscono l'intero sistema operativo.
Avevamo già accennato all'inizio di questo articolo che openSUSE 13.2 ha scelto che il file system di default sarà Btrfs. In fase di installazione, infatti, quest’ultima possibilità è selezionata automaticamente per le partizioni di sistema. Va detto, però, che nelle note di rilascio vengono dichiarati alcuni problemi di compatibilità con la convivenza con Windows, ma è comunque possibile decidere di utilizzare EXT4.
Infine, un'ultima nota riguarda la rimozione del supporto al vecchio bootloader GRUB Legacy, a favore della definitiva migrazione a GRUB 2 (la cui interfaccia è stata personalizzata in maniera coerente con il design del sistema).
Conclusioni
Le principali novità di openSUSE riguardano la sfera desktop, e ciò rispecchia le preferenze dell'utente medio di questa distribuzione. Il nuovo installer e le svariate possibilità in termini di desktop environment ed applicazioni consentono a questo sistema di adattarsi alle esigenze dell'utente finale, che risulta più facile da usare.
Il nuovo kernel e la scelta di Btrfs quale file system di default contribuiscono a modernizzare questa distribuzione, rendendola affidabile e conferendole maggiore stabilità.