Dopo qualche mese di ritardo, è stata finalmente rilasciata OpenSUSE 12.2, nuova versione di una delle più diffuse e conosciute soluzioni per PC basate su Linux. L’evidente ritardo dell’uscita (inizialmente prevista per l’11 luglio) ha consentito il redesign delle fasi dello sviluppo, con conseguenti miglioramenti non irrilevanti, e riconducibili alla necessità di una maggiore stabilità.
In questo articolo vedremo una panoramica di questa nuova distribuzione, sfruttando dieci immagini significative che ne riassumono le novità e le principali caratteristiche.
Boot del sistema
Avevamo già parlato, nel precedente articolo che anticipava l’uscita della distribuzione, delle novità riguardanti il boot loading del sistema. OpenSUSE 12.2, infatti, ha adottato GRUB 2, non più alla versione beta (1.99), ma finalmente completo in ogni dettaglio.
La particolare configurazione messa a punto dal team, inoltre, rende il menu di GRUB più pulito, grazie alla voce Advanced Options, che include funzionalità aggiuntive, come la scelta di un kernel alternativo (a patto che ve ne fosse uno installato) o l’avvio in Recovery Mode.
Oltre a GRUB 2, però, OpenSUSE ha anche pensato all’adozione di Plymouth. Il sito ufficiale di questo software fornisce una spiegazione chiara delle possibilità applicative aggiuntive fornite dal programma:
“Plymouth is an application […] that provides a graphical boot animation while the boot process happens in the background” (“Plymouth è un’applicazione […] che fornisce un’animazione grafica all'avvio mentre il processo di boot procede in background”)
Questa nuova caratteristica è più orientata alle necessità di utenti desktop: generalmente, infatti, essi non necessitano di visualizzare i messaggi di boot, che spesso risultano piuttosto fastidiosi.
Per velocizzare il processo di boot, è presente anche Systemd 44, il processo iniziale che cura l’intero avvio del sistema, e che sostituisce l’init delle versioni precedenti.
Ambiente Desktop
Il desktop è gestito sfruttando diversi ambienti. Quello principale resta KDE, alla versione 4.8.4, che è basato sulle librerie Qt 4.8.1, in grado di rendere il desktop più reattivo. La possibilità di adoperare i widget, inoltre, rende l’usabilità del sistema molto elevata, oltre ad incrementare il livello di qualità della veste grafica della distribuzione. Ma questa, come sapranno la maggior parte degli utenti KDE, non è una novità.
È anche perfezionata l’interfaccia Plasma Netbook, per PC con risoluzioni limitate. Sono presenti scorciatoie alle applicazioni più comuni, un campo di ricerca per recuperare rapidamente i dati, ed è comunque garantito l’accesso a tutte le funzionalità del sistema.
OpenSUSE 12.2 include anche XOrg 1.12, sistema di gestione delle finestre presente nella maggior parte delle distribuzioni, che nelle nuove versioni incorpora il supporto al touchscreen, consentendo (in previsione dell’utilizzo delle maggiori distribuzione desktop anche su dispositivi mobili, come i tablet) una maggiore fruibilità dei servizi offerti da questa distribuzione.
Oltre a KDE, comunque, i desktop environment disponibili sono GNOME 3.4, Xfce 4.10, LXDE ed anche KDE 3, versione precedente dell’attuale e molto più leggera. Molti degli screenshot più significativi, oltre ad innumerevoli informazioni e curiosità aggiuntive, sono reperibili sull’apposita pagina del sito ufficiale di OpenSUSE.
Le Applicazioni
La nuova versione resta al passo coi tempi, aggiornando tutti i maggiori software alle versioni più recenti, nonchè aggiungendone di nuovi:
- Mozilla Firefox 14 offre il supporto alla maggior parte delle tecnologie web più recenti (con particolare attenzione all’emergente HTML 5);
- GIMP 2.8 e Krita 2.4 rendono le elaborazioni grafiche sulle immagini sempre più vicine a quelle ottenibili con software proprietari di maggior successo;
- Tomahawk Player garantisce una buona qualità di riproduzione audio, grazie ad un forte perfezionamento dell’utilizzo della CPU e un considerevole numero di bug risolti;
- LibreOffice 3.5 risiulta migliorato dal punto di vista dell’esperienza utente, grazie anche ad una serie di funzionalità aggiuntive e diversi perfezionamenti;
- Stellarium, un nuovo simulatore astronomico, consente di osservare il cielo direttamente seduti davanti al PC.
Di particolare interesse è GNOME Shell, che ha la caratteristica di potere utilizzare il compositing anche senza la disponibilità di hardware appositamente pensato (accelerazione 3D). Stessa cosa vale per le macchine virtuali, che non potevano utilizzare questa interfaccia a causa dell’eccessivo carico computazionale richiesto. Quest’ultimo, adesso, è gestito dallo strumento di visualizzazione llvmpipe 3D, pensato apposta per sopperire alla mancanza di un adeguato supporto hardware.
Altre informazioni circa le nuove applicazioni, nonchè in particolare sulle applicazioni scientifiche presenti su OpenSUSE 12.2, sono reperibili sul sito ufficiale del progetto.
Il Sistema
Il kernel Linux 3.4 permette un migliore controllo dei sistemi multiprocessore, grazie a caratteristiche architetturali prima non presenti. Questi nuovi miglioramenti, insieme alla nuova versione di systemd (che offre un nuovo strumento di gestione dei processi) consentono di incrementare le prestazioni.
Con il nuovo kernel sono introdotte anche diverse funzionalità aggiuntive relative al file system Btrfs, come il supporto per blocchi di metadati più grandi di 4KB, un incremento delle prestazioni nella gestione dei metadati, ed un perfezionamento nella gestione degli errori e relativamente agli strumenti di ripristino.
Programmazione e strumenti di sviluppo
Viene dato un opportuno peso all’ambito della programmazione, con la disponibilità di aggiornamenti, nuovi strumenti di sviluppo e librerie. YaST, lo strumento di configurazione esclusivo di OpenSUSE, consente la gestione dell'installazione del sistema operativo e permette di intervenire in molti ambiti, quali la configurazione hardware, l’amministrazione del sistema o l’installazione di software.
E’ fornito il supporto alla versione 1.0.2 del linguaggioe Go di Google, insieme al supporto per l’ultimo standard de linguaggio C++, implementato sia in GCC 4.7.1 che in Qt Creator 2.5.
Di particolare interesse è SUSE Studio, un progetto basato sugli strumenti free ed open source di OpenSUSE 12.2, che consente di creare facilmente sistemi operativi (appliance) personalizzati basati su openSUSE e SLE. E’ possibile creare facilmente le proprie versioni di OpenSUSE 12.2, modificando a proprio piacimento i pacchetti, la grafica, gli script e tutte le altre funzionalità. Le appliance create possono, poi, essere scaricate come immagini disco, CD Live o altri formati virtuali. Inoltre, è possibile condividere le proprie “creazioni” con gli altri utenti di SUSE Studio.
Per iscriversi o semplicemente ottenere ulteriori informazioni su questo progetto, è sufficiente visitare il sito ufficiale.
Conclusioni
Orientato alle necessità degli utenti, e fornito di un’interfaccia con pochi concorrenti tra le altre distribuzioni Linux, OpenSUSE 12.2 ha fatto della stabilità uno dei punti fermi delle fasi dello sviluppo di questa nuova versione. L’upgrade a GRUB 2, il maggiore supporto a Btrfs e alle nuove tecnologie mobile (touchscreen) ne sono le prova.
Le innumerevoli possibilità di scelta, inoltre, ne fanno una distribuzione completa, dotata di svariate soluzioni per ogni ambito applicativo. SUSE Studio implementa al massimo questa caratteristica, così come i diversi supporti a più desktop environment.