Il nuovo anno si è aperto con alcune notizie incoraggianti per Linux: grandi intese e rinnovate alleanze si sono formate nel mondo articolato delle comunità e associazioni che gravitano attorno a Linux e al software libero. Tutto questo fa ben sperare in un prospero 2007, ma a ben vedere i segnali di grandi cambiamenti partono già da qualche tempo addietro.
È notizia recente la nascita della Linux Foundation, che ha inglobato Open Source Development Labs (OSDL) e Free Software Group (FSG), due tra le più importanti associazioni per la promozione di GNU/Linux e degli standard aperti al mondo. Quella formata è la più potente fondazione che abbia come obiettivo la crescita e la promozione di Linux, la stessa fondazione che sarà responsabile di continuare a gestire la Linux Standard Base (LSB), volta a creare e far rispettare, a sviluppatori e distributori, gli standard che permetteranno sempre più di unificare le diversissime incarnazioni di GNU/Linux. Un esempio su tutti è l'aver portato ad un tavolo delle trattative i rappresentanti delle maggiori distribuzioni per creare un sistema di impacchettamento finalmente unificato, che permetta la facile distribuzione di software di terze parti.
Sempre di recente ha visto la luce la LiMo, società che riunisce tutti i grandi nomi della telefonia mondiale per creare una piattaforma comune basata su Linux. Presto potremmo vedere i frutti di questa importante intesa tra aziende multinazionali che scommettono sul software libero per fare funzionare i telefoni di ultima generazione, così come degli smartphone: dispositivi sempre più simili a computer e con necessità sempre più alte da soddisfare.
Ma già da prima, negli ultimi mesi, si è assistito ad un incessante fermento e ad una crescita di interesse quasi spasmodica nei confronti di Linux come alternativa, finalmente concreta. Non si parla più di "Linux sul Desktop", come era di moda negli anni passati, o se lo si fa è solo per puntualizzare un solo aspetto della crescita del Pinguino. No, adesso abbiamo l'impressione di avere a che fare con Linux sul mercato, con tutto ciò che questo comporta.
Quale mercato? Linux va già forte in ambito server, e questa non è una novità, ma dove comincia a profilarsi un orizzonte ricco di aspettative è la pubblica amministrazione e l'uso di linux sponsorizzato da governi di sempre più paesi, sia del primo che del cosiddetto "terzo mondo". In linea di massima parliamo di ambito misto tra server, desktop e workstation, anche se forse non fa più realmente tanta differenza e si potrebbe prendere in considerazione Linux in genere.
L'operazione One Laptop Per Child (OLPC), al di là dei fini con cui è stata condotta, ha dimostrato a tutto il mondo IT il potere contrattuale di Linux, e ha evidenziato la capacità di raggiungere degli obiettivi non facili, mantenendosi nei termini prefissati. Crescerà così, usando Fedora, una intera generazione di bambini di questa entità per niente omogenea chiamata terzo mondo, in cui accanto a paesi molto poveri convivono nazioni vicine allo stile di vita del "primo mondo". Crescerà bene, ci viene voglia di dire.