Il 9 gennaio scorso è stato rilasciato Linux Mint 17.3, ultima versione di una delle distribuzioni Linux più utilizzate dagli utenti desktop. La nuova versione, il cui nome in codice è "Rosa", è disponibile in due versioni principali, basate sui desktop environment Cinnamon e MATE, e presenta novità che riguardano vari aspetti dell'esperienza utente e delle funzionalità del sistema.
Come le due versioni precedenti, anche questo nuovo rilascio è basato su Ubuntu 14.04, ultima versione LTS della distribuzione di Canonical, che sarà supportata fino al 2019.
Servendoci di una decina di immagini significative, in questo articolo presenteremo le principali caratteristiche di Linux Mint 17.3. Chiunque volesse scaricare questa distribuzione, per installarla o semplicemente provarla, può fare riferimento al sito ufficiale. I requisiti minimi per l'installazione sono comunque i seguenti:
- 512 MB di RAM (1 GB di RAM consigliati);
- 9 GB di spazio libero su disco (20 GB consigliati);
- risoluzione minima di 800 x 600 pixel (consigliata 1024 x 768).
Linux Mint 17.3 è disponibili sia per architetture a 32bit che a 64bit. In quest'ultimo caso, la distribuzione può essere installato anche su sistemi UEFI.
Cinnamon
Iniziamo questa panoramica con le principali caratteristiche della versione di Linux Mint 17.3 basata su Cinnamon. Con l'ultimo rilascio, su cui è installata l'ultima versione di Cinnamon, ovvero la 2.8, si notano un gran numero di miglioramenti derivanti proprio dall'aggiornamento del desktop environment.
In primis, molti degli sforzi degli sviluppatori sono stati concentrati nell'aggiornamento di numerose applet, tra cui ad esempio quella relativa alla gestione dell'audio: oltre ad un opportuno restyling, in basso è stata aggiunta una barra di avanzamento della musica in riproduzione. È inoltre possibile visualizzare ulteriori opzioni cliccando con il tasto destro sull'icona dell'applet.
Anche l'applet per il risparmio energetico è stata aggiornata, così come il workspace switcher. Quest'ultimo, in particolare, include anche una piccola anteprima dei vari workspace, basata sulla composizione delle finestre su ogni desktop, consentendo all'utente di identificare più facilmente i vari workspace. Anche l'applet che mostra le applicazioni aperte è stata aggiornata, mostrando (al passaggio del mouse) l'anteprima delle finestre.
Altre migliorie riguardano la gestione dei monitor multipli (più facilmente identificabili dalla schermata delle impostazioni dei display), l'introduzione di un indicatore che mostra la robustezza delle password nella schermata di gestione di utenti e gruppi, e il nuovo meccanismo (personalizzabile) di Quick Rename, che consente di rinominare i file più rapidamente.
Chiunque volesse avere maggiori informazioni su Linux Mint 17.3 Cinnamon, può fare riferimento alle note di rilascio. Inoltre, tutte le nuove caratteristiche di Cinnamon 2.8 sono state riassunte in un video riepilogativo, che potete visualizzare di seguito:
MATE
L'altro desktop environment principale di Linux Mint 17.3 è MATE, giunto alla versione 1.12. Tra le principali novità relative alla MATE edition di Linux Mint, vi è certamente il nuovo menu delle applicazioni, leggermente diverso dal precedente, ma la cui leggibilità risulta migliorata.
La nuova versione di Linux Mint MATE introduce anche la possibilità di modificare agevolmente il gestore delle finestre, offrendo diverse soluzioni: Marco, Metacity, Xfwm4, Openbox, Compiz e Compton sono infatti tutti supportati e facilmente selezionabili.
Molte delle altre novità sono una diretta conseguenza dell'aggiornamento a MATE 1.12. Oltre al solito lavoro di bug fixing, è stato notevolmente migliorato il supporto al touchpad, con la possibilità di usare una o due dita per emulare il click con i tasti destro e sinistro, nonchè la possibilità di abilitare il natural scrolling (che sostanzialmente inverte la direzione di scrolling quando si utilizzano direttamente le dita).
Anche su MATE, così come visto su Cinnamon, il supporto ai monitor multipli è stato migliorato. In questa nuova versione, infatti, le finestre delle applicazioni vengono automaticamente visualizzate sul display che include il puntatore. Inoltre, ogni display visualizzato sulla schermata delle preferenze dei monitor viene contrassegnato da un nome, in modo da facilitarne l'identificazione.
Queste, insieme a tutte le altre novità introdotte in questa nuova versione di Linux Mint, sono disponibili nella pagina delle note di rilascio di questa distribuzione, a disposizione di chiunque volesse ulteriormente approfondire.
Altre novità
Linux Mint 17.3, basato su Ubuntu 14.04, eredita da esso un grandissimo parco applicazioni, e le principali sono già preinstallate piuttosto che nei repository. La gestione delle applicazioni, comunque, rimane una delle caratteristiche più importanti di una distribuzione Linux desktop come Mint, perciò non è un caso se, tra le novità, vi sono diversi aggiornamenti relativi al gestore delle sorgenti software, così come al gestore degli aggiornamenti. In entrambi i casi si tratta di migliorie all'interfaccia, che ne rendono più semplice la fruizione e l'utilizzo. Il gestore degli aggiornamenti, inoltre, è in grado di suggerire all'utente quando sono disponibili repository geograficamente più vicini, in modo da ridurre la congestione del traffico di rete e aumentare la velocità di download degli aggiornamenti. Anche il gestore dei driver è stato aggiornato, risultando ora più veloce ed in grado di distinguere se i driver sono open source o meno.
L'ultima novità significativa che segnaliamo riguarda la schermata di login MDM, che supporta meglio i monitor HiDPI grazie ad un adattamento di scala automatico. Include, inoltre, una tastiera software, che può essere visualizzata per supportare i monitor touchscreen.
Conclusioni
Per concludere, non resta che apprezzare la facilità d'uso di Linux Mint, che anche con il suo ultimo rilascio mantiene un profilo fortemente orientato alle esigenze degli utenti meno "smanettoni" e più "novizi" del mondo Linux. A tutto ciò si aggiunge il fatto che MATE è nato (e cresciuto) proprio all'interno di Mint, ed è anche per questo che tale distribuzioni rimane molto apprezzata dai nostalgici di GNOME 2, da cui MATE deriva.
Dal punto di vista delle caratteristiche, è probabile che il prossimo rilascio (vale a dire Linux Mint 18 "Sarah") riserverà molte e più significative soprese. Per il momento, non resta che godersi questo sistema, che comunque risulta sufficientemente stabile e curato in tutti i suoi dettagli.