KDE 4 in versione definitiva è stato rilasciato l'11 gennaio 2008. Leggi la recensione completa e visualizza le anteprime delle immagini.
Il K Desktop Environment, o KDE, è da dieci anni l'interfaccia più usata sui sistemi operativi Unix/like. Nonostante l'ascesa di GNOME, e il supporto non solo finanziario che quest'ultimo riceve da grosse multinazionali, KDE resta al primo posto indiscusso nelle classifiche di gradimento, grazie al suo mix unico di flessibilità e funzionalità.
La versione attualmente disponibile di KDE è la 3.5.5, e fa parte della terza "branca" del desktop (KDE 3.0 è stato rilasciato nel 2002). Già da qualche tempo però gli sviluppatori di KDE lavorano ad una nuova versione che si preannuncia una grossa novità e allo stesso tempo una sfida molto ambiziosa: KDE 4. Il nuovo KDE dovrebbe essere rilasciato nella prima metà del 2007 e questo è un ottimo momento per cominciare a presentarlo al pubblico. In questo articolo cercheremo di capire perchè questa nuova sfida si presenta così ambiziosa, e quali saranno le caratteristiche principali di KDE 4.
La prima questione da chiarire è che KDE 4, al momento della scrittura di queste parole, è semplicemente KDE 3 modificato per supportare le nuove librerie grafiche Qt che ne stanno alla base. È importante dirlo perchè in rete si trovano immagini molto accattivanti che però sono semplicemente delle bozze o suggerimenti stilistici creati con programmi di fotoritocco. Una volta che gli sviluppatori avranno completato l'infrastruttura, e ci siamo vicini, si penserà a mettere in atto tutte le innovazioni e le idee che stanno giungendo dalla comunità. Uno dei punti di incontro di questa comunità è il progetto Appeal, che svolge una funziona centrale per capire il processo di sviluppo.
The Appeal Project e il marketing di KDE 4
Già visitando il sito di Appeal Project ci si rende conto della volontà di rinnovare KDE già a partire dai siti affiliati. Il compito del progetto Appeal è "attrarre" e magari incuriosire utenti e sviluppatori, presentando le innovazioni in atto e incoraggiando la collaborazione. Il Manifesto del progetto recita che sono quattro i punti principali su cui lavorare: Bellezza, Usabilità, Innovazione, Collaborazione. Il progetto Appeal è quindi un contenitore di altri progetti, che non sono altro che gli studi e le bozze per le diverse parti di KDE 4. Eccoli in ordine.
Plasma è il nome in codice del "nocciolo" di KDE 4. Dentro Plasma confluiranno le funzionalità attualmente offerte da "kicker", "kdesktop" e "superkaramba". Questo significa che avremo Pannello, Desktop e qualcosa che somiglia a Dashboard di Mac OS X (saranno supportati nativamente i widget creati per Dashboard di OS X) tutto integrato in un’unico progetto, con delle librerie condivise che faciliteranno l'integrazione. nVidia e ATI hanno chiesto di essere coinvolti nello sviluppo di Plasma, e inoltre che ci sono già gruppi di hacker al lavoro sull’integrazione tra Plasma, Compiz e AIGLX. Già questo è un notevole passo in avanti e già qualcuno comincia a chiamare KDE 4 semplicemente "Plasma".
Una delle grandi innovazioni di Plasma potrebbe essere indicato con la metafora Task-Oriented, invece del solito stile Application-Oriented che si trova in Windows, Mac OS o GNOME. Questo significa che il PC espone all'utente il più possibile i compiti che è in grado di svolgere piuttosto che le applicazioni. Esempio banale di ragionamento "Task-Oriented" sarebbe il compito: "contattare il capoufficio per mostragli la relazione sui profitti del semestre" piuttosto che l’insieme di istruzioni: "lanciare kmail, aprire la rubrica, scrivere un messaggio al capoufficio, lanciare konqueror, cercare rel_sem-06.pdf, allegarlo al messaggio e spedire il messaggio". Come si otterrebbe questo cambiamento? Integrando al massimo le varie applicazioni e esponendo all'utente dei menu funzionali, come quelli che potete vedere in questa bozza:
Il progetto Tenor è essenzialmente un miglioramento delle idee usate da Google Desktop Search per Windows, Spotlight per OS X o Tracker per GNOME: ossia un modulo che integra nel Desktop varie funzionalità di ricerca e indicizzazione di "metadati" e soprattutto - e qui sta l’innovazione - la capacità di stabilire "relazioni contestuali" tra i documenti indicizzati, usando il più possibile suggerimenti dati dal contesto di lavoro e i metadati contenuti nei documenti.
Per continuare l'esempio di prima, una ricerca per metadati potrebbe essere qualcosa come: "relazione finale dei profitti dell'azienta per il secondo semestre 2006", più semplice che aprire tutti i documenti per trovare quello chiamato rel_sem-06.pdf
. E ancora: grazie a Tenor, all'immaginario utente che scrive al capoufficio verrebbero proposti con una priorità più alta tutti i documenti che hanno a che fare con il lavoro.
Ci sono molti altri progetti minori, tutti da scoprire: Solid ad esempio sarà il modulo per l’integrazione di KDE con l’hardware, specialmente per funzioni come la connettività wireless e i portatili. Oxygen sarà il nuovo bellissimo tema di icone che finora si è preferito mantenere semi-sconosciuto per conservare la sopresa per l'uscita ufficiale. Una delle idee interessanti dovrebbe essere l'uso di colori con tinte leggermente più accese per certe icone per comunicare a livello subliminale l’urgenza di essere cliccate. Il project leader di Oxygen è l’italiano David Vignoni.
Direzioni future
Al di là del normale interesse che suscitano le varie parti che concorreranno a creare il nuovo KDE, quello che colpisce davvero è la coerenza formale e l'iniezione di marketing che finalmente il progetto sta ricevendo. Finora abbiamo assistito ad uno sviluppo molto aperto e a volte poco integrato, con KDE 4 stiamo notando una spinta ad organizzare tutto con l'unico scopo di rendere l'ambiente perfettamente integrato in ogni sua parte.
Un esempio di integrazione possiamo averlo leggendo un documento sul Wiki di KDE da cui si può avere un'idea della razionalizzazione delle molteplici applicazioni che attualmente in KDE svolgono compiti spesso simili o proprio uguali. Una delle caratteristiche di KDE 4 sarà quella di avere un unico riproduttore audio, pienamente supportato e integrato con l'intero desktop, un unico visore di documenti, un unico lettore multimediale e via dicendo.
Per ottenere questa integrazione è necessario semplificare e razionalizzare alcune parti di KDE, senza ovviamente sacrificare la tradizionale flessibilità dell'ambiente, ma valorizzando le singole applicazioni e inquadrandole in un contesto snellito e che strizza l'occhio agli utenti affezionati alla razionalità di Mac OS X ma anche alla popolarità di Windows. L'ambizione di KDE 4 potrebbe essere racchiusa tutta in quest'ultima frase.