Serif e sans serif: differenze e uso odierno
Così come si è visto nel precedente intervento dedicato ai font sans serif, la differenza fra le due famiglie è stabilita dal concetto di "grazie”. I font serif, infatti, si caratterizzano per degli abbellimenti estetici alle estremità delle lettere, pensati per rendere i singoli caratteri più riconoscibili o semplicemente più artistici. Basti pensare alle prime di paragrafo sui libri, spesso ricamate e di dimensioni accresciute rispetto al resto della composizione, o alle varie "f", "s" o "g" con contorni arricciati o allungati. Così come suggerisce il francese "sans", i font sans serif non presenteranno tali grazie a differenza della controparte.
I font sans serif si sono affermati in ambito informatico soprattutto nei primi tempi, in particolare negli anni '80, poiché funzionali alla leggibilità su schermi di ridotte risoluzioni. Per contro, le famiglie serif hanno avuto la meglio sulla carta stampata eBook digitali

Serif per il Web con Google Fonts
Nonostante i trend più recenti, così come già ricordato, tendano a fare del minimalismo sans il loro cavallo di battaglia, sono ancora moltissime le possibilità del serif sul Web. In particolare, oltre ai documenti di cui si è parlato poc'anzi, trovano grande applicazione nei design creativi, nella fumettistica, in tutti quei servizi dove l'abbellimento estetico ha grande importanza. Il perché è facile capirlo: sfruttare un carattere in stile handwriting oppure un classico courier con grazie, garantisce risultati estetici di grande impatto. Va comunque sottolineato come, sempre in un'ottica di massima leggibilità, una sapiente commistione fra le due famiglie sia sempre consigliata: l'esempio tipico è quello del serif per i titoli e il sans serif per i paragrafi.
Sbizzarrirsi con la creatività tipografica sul Web non è mai stato più semplice che in questi anni, grazie a numerosi servizi che permettono di utilizzare i caratteri più curiosi senza la necessità che l'utente li installi manualmente sui propri dispositivi. Fra le tante piattaforme atte a questo scopo, spicca Google Fonts: il servizio, ricco di migliaia di alternative, impartisce degli specifici comandi per il browser affinché possa visualizzare la famiglia di caratteri prescelta, senza che l'utilizzatore debba fare nulla. Ovviamente l'implementazione su una pagina Web avverrà con le opportune API e gli adeguati script, ma Google permette comunque il download manuale dei caratteri per un uso in locale. Nella pagina successiva, una breve rassegna dei 5 font serif più gettonati.
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5 font serif per il Web
Il numero di stili serif disponibili su Google Fonts, naturalmente in uso gratuito, è davvero sterminato: difficile, di conseguenza, stilarne una classifica onnicomprensiva. Vi sono però alcuni caratteri che vengono utilizzati con una certa ricorrenza o che, in alternativa, rispondono perfettamente ad alcuni criteri stilistici di larga diffusione. Di seguito, una breve selezione di cinque font da scaricare. A differenza del precedente intervento sui sans serif, dove si è scelto uno sfondo sfumato per avvicinarsi ai design minimalisti odierni, in questo caso si opterà invece per il nero: è la tipografia a risaltare nelle lettere con grazie, non gli elementi di contorno.
La prima citazione è per Josefin Slab, un font progettato da Santiago Orozco e ispirato ai typeface geometrici tipici degli anni '30 e '40. Essendo un carattere "slab”, ovvero caratterizzato per aste dritte e monolitiche, questo serif garantisce un'elevatissima leggibilità tanto da renderlo molto vicino a un sans. Non a caso, si tratta di un'evoluzione proprio di un sans serif già esistente, il Josefin Sans. Inoltre le grazie risultano poco invadenti, tanto da renderlo una scelta ideale anche per design decisamente professionali.
Si prosegue con uno stile da carta stampata, più precisamente da romanzo, con un font che ricorda da vicino le pagine ingiallite di un libro degli anni '50. Si chiama Vollkorn, è stato elaborato dal designer Friedrich Althausen e appare concreto, arrotondato, facile da leggere e non troppo opprimente nella sua larghezza.
Sulla stessa linea, ma con quel tocco di eleganza in più, si inserisce Old Standard TT riviste scientifiche
I font serif non sono sinonimo soltanto di professionalità e rigore, ma possono presentare ingegno e divertimento. Fra i caratteri dal corpo importante, dalle grazie accentuate e dal look retro, si inserisce certamente Ultra fotografie
Questa carrellata si conclude con un altro font di ispirazione anni '60, ma più esplicito e sfacciato. Peralta vintage
Questo è soltanto un piccolo excursus della grande infinità di stili tipografici disponibili sulla piattaforma integrata di Google. Non resta che armarsi di fantasia e pazienza per trovare, nel grande archivio online, il font più adatto alle proprie esigenze.