Come preannunciato nel nostro precedente articolo, l'8 novembre è stato rilasciato Fedora 16 “Verne", che, contrariamente a quanto visto con l'uscita del suo predecessore, Lovelock, non ha portato la stessa grande ventata di novità (l'introduzione di GNOME 3 su tutte) che 6 mesi fa investì l'intero mondo Linux. È bene precisare, comunque, che anche Verne ha tutte le carte in regola per essere definito uno dei migliori sistemi operativi linux attualmente disponibile.
In questo articolo mostreremo le principali caratteristiche di Fedora 16, riassumendole brevemente in dieci immagini significative.
Desktop
I due principali desktop environment continuano ad essere GNOME e KDE. Riguardo al primo, Fedora Verne viene distribuito con la versione 3.2.1, che risulta visivamente simile a quanto già visto in precedenza, eccetto per alcuni immancabili miglioramenti: un esempio su tutti riguarda le dimensioni ridotte di pulsanti e barre, al fine di facilitare l'utilizzo su schermi a dimensioni ridotte. Più avanti vedremo anche alcune interessanti integrazioni con GNOME Shell, l'interfaccia di default di questo ambiente desktop.
L'altro desktop environment, la cui presenza è ormai tradizionale, è KDE che, giunto alla versione 4.7.2, è disponibile insieme alla relativa spin. Sono stati risolti diversi bug rispetto alla versione precedente, ma il team di Fedora Project sembra essersi concentrato molto di più su GNOME, come evidenziato da alcuni crash riscontrati nei primi test subito dopo il rilascio della stable release. Tuttavia le performance grafiche restano quelle di sempre di KDE, unitamente alla sua facilità d'uso e all'alta configurabilità che lo contraddistinguono.
GRUB 2
I più attenti noteranno subito, già dal primo avvio, che il boot loader di default non è più GRUB Legacy, come visto nelle precedenti versioni. Questa volta, infatti, il team ha deciso di introdurre GRUB 2, così come già è stato fatto in molte altre distribuzioni. Più maturo del precedente, GRUB 2 consente un alto grado di personalizzazione, e risulta più facilmente manutenibile per quel che riguarda i programmatori che vi avranno a che fare.
Kernel
Il nuovo kernel installato di default su Fedora 16, come avevamo già anticipato nel precedente articolo, è il kernel Linux 3.1, che include diverse novità, riguardanti soprattutto la compatibilità con le architetture ARM, il miglioramento a supporti hardware di nuova generazione, come i dischi a stato solido, e l'incremento delle prestazioni con il file system Btrfs. Quest'ultimo, invece, non è stato incluso su Fedora come file system di default, contrariamente a quanto inizialmente previsto.
Eeeekboard
Sebbene negli ultimi giorni si sia sentito parlare di un futuro di Ubuntu su dispositivi tablet, Fedora ha già anticipato tutti: il team di sviluppo, infatti, ha incluso in Verne una interessante integrazione di eeekboard, una tastiera software, con GNOME Shell. Il risultato, oltre che essere molto ben progettato e visivamente apprezzabile, consente l'utilizzo di Fedora su display touch screen, oltre a facilitare l'inserimento di caratteri speciali a chi gradisce questa ulteriore possibilità.
Cloud computing
Molta attenzione è stata posta anche sui software relativi al cloud computing, ormai sempre più presente nelle principali distribuzioni Linux, e quindi anche su Fedora. Sono stati introdotti diverse utility; alcune di queste sono: Aeolus Conductor, che consente di creare e gestire diversi tipi di cloud; OpenStack, un insieme di strumenti per il cloud storage e la gestione delle risorse relative; HekaFS, una tecnologia basata su GlusterFS per permettere la gestione di filesystem distribuiti e cloud-ready.
Programmazione
Uscito dopo poche settimane dalla scomparsa di Dennis Ritchie, uno dei padri di UNIX e del linguaggio C, Fedora 16 è stato definitivamente dedicato a lui. Non è un caso, quindi, che le novità per gli sviluppatori software sono molte, e rispondono alle esigenze più svariate. Arriva, infatti, il supporto ad Ada, a D2 ed aggiornamenti importanti relativi a Python (integrazione con GCC) , Perl e Ruby. Interessante è la possibilità di utilizzare ECB, un code browser per Emacs che consente la navigazione all'interno del codice in modo agevole. Ulteriori informazioni e curiosità sono disponibili nelle note di rilascio ufficiali.
Applicazioni
Il parco applicazioni disponibile rimane come al solito molto vasto. Appena uscito, è subito disponibile Firefox 8 come browser di default, insieme, sostanzialmente, alle stesse applicazioni della precedente versione. Le principali novità riguardano, invece, l'ambito della produttività. Sono stati aggiunti Cuneiform, un nuovo sistema OCR, Ease, semplice sistema alternativo per creare presentazioni multimediali, e Calcurse, applicazione testuale per la schedulazione e la gestione dei calendari.
Interessanti novità anche nell'ambito dei giochi: sono stati eseguiti degli aggiornamenti relativi a Teeworlds, Plee the Bear, The Mana World e Battle Tanks. Si tratta di aggiornamenti molto variegati, che non hanno però impedito agli sviluppatori di introdurre anche qualche novità: sono vere e proprie novità, infatti, i giochi Naev, un 2D spaziale di combattimento e commercio, Golly, per esplorare il gioco della vita di Conway e altri automi cellulari, Puzzle-Master, divertente e coinvolgente puzzle game, e Sudoku Savant, semplice applicazione grafica per risolvere e generare puzzle sudoku.
(clic per ingrandire)
In conclusione, aggiungiamo alcuni interessanti programmi nell'ambito multimediale. Un interessante progetto è Gnome Paint, clone quasi perfetto del celebre MS Paint, molto utile per veloci schizzi o piccole modifiche ad immagini bitmap. Blender, invece, è stato aggiornato alla versione 2.5, con una interfaccia grafica migliorata e il supporto a openCOLLADA che migliora lo scambio di modelli 3D di dati con altre applicazioni.