Il tradizionale walzer delle distribuzioni Linux che si ripete ogni sei mesi è iniziato: ad aprire le danze è stata Canonical, con il lancio di Ubuntu 10.04 del quale vi abbiamo illustrato le principali novità la settimana scorsa. Il prossimo passo verrà fatto da Fedora, che tra poco meno di una settimana, stando ai piani di rilascio, giungerà alla versione 13, nome in codice Goddard. In attesa del rilascio finale, vediamo quali sono le principali caratteristiche di questa nuova edizione di Fedora, e cosa ci si aspetta dal lavoro svolto dagli sviluppatori.
Prestazioni
Com'è prassi da qualche tempo a questa parte, uno dei principali settori sui quali si concentrano gli sforzi è quello delle prestazioni di avvio: anche Fedora 13 sotto questo punto di vista è rimasta al passo con le altre distribuzioni, e vede migliorati i tempi di avvio in maniera sensibile. Ciò è stato possibile grazie all'introduzione di Upstart 0.6, che sostituisce la versione 0.3: si tratta di una scelta importante, che permette a Fedora di sfruttare tutte le nuove funzionalità e potenzialità di questo strumento di avvio.
Installazione
Anaconda, l'installer ufficiale di Fedora, non vede l'entrata in scena di particolari novità sotto il piano dell'usabilità o dell'aspetto grafico, ma introduce una significativa funzionalità di filtraggio dei dispositivi durante la fase installazione del sistema operativo: in questo modo gli utenti anche meno esperti potranno avere la possibilità di selezionare il dispositivo sul quale andare ad installare la distribuzione, in maniera più semplice ed efficiente rispetto alle edizioni precedenti.
Ambienti desktop
Il passo di rilascio scelto dagli sviluppatori di Fedora, e non solo, coincide con quello del team dei due ambienti desktop più famosi: KDE e GNOME. Per tale motivo, ad ogni rilascio di alcune distribuzioni viene introdotta una nuova versione dei due ambienti, e Fedora 13 segue quella che è ormai diventata una tradizione: GNOME 2.30 e KDE 4.4 sono i due desktop disponibili, ed oltre alle innovazioni provenienti direttamente da queste versioni, introducono una serie di novità davvero interessanti. Ad esempio, per quanto riguarda KDE, troviamo una migliore integrazione col framework audio PulseAudio, già da tempo utilizzabile in GNOME, dal quale eredita anche PolicyKit per la gestione degli accessi. L'ambiente desktop basato sulle GTK+, invece, vede l'introduzione di un nuovo strumento per la gestione dei profili di colore: questa caratteristica interessa soprattutto chi si dedica al fotoritocco e alla grafica, in quanto potrà ora sfruttare al meglio il proprio monitor.
Nella pagina successiva vedremo i nuovi software, il nuovo servizio di condivisione aziendale Zarafa e gli aspetti tecnici di Fedora 3.
Software
Un'importante rinfrescata è stata data anche al comparto software di Fedora, come al solito ricco di applicazioni di ogni genere: il browser Firefox giunge alla versione 3.6, e come quest'ultimo anche altri software importanti sono stati aggiornati all'ultima versione stabile rilasciata dai relativi sviluppatori. Importanti novità giungono da Network Manager, lo strumento per la gestione delle connessioni, siano esse cablate o senza fili: da adesso, infatti, dispone di una modalità da riga di comando, grazie alla quale è possibile fare a meno dell'interfaccia grafica tradizionale, e migliora il supporto a connessioni Bluetooth e telefoni cellulari, utilizzati sempre più come dispositivi per la connessione ad Internet.
In Fedora 13 troviamo anche l'introduzione di GNU SIP Witch, un'applicazione per l'utilizzo dei protocolli SIP e VoIP per le comunicazioni telefoniche attraverso la rete Internet. In questo modo sarà possibile utilizzare un software completamete Open Source e aperto, portato avanti dalla stessa GNU Foundation, in alternativa al celeberrimo Skype.
Chi si dedica alla programmazione, sia per passione che per professione, troverà in Fedora 13 una serie di novità importanti: tra queste, evidenziamo la presenza della versione 6.8 dell'IDE Netbeans, uno dei più apprezzati in ambienti Linux, ed un migliore processo di debugging per Python, la cui versione 3 affianca ora il ramo 2.x ed è disponibile contemporaneamente a quest'ultimo.
Zarafa
Qualche tempo fa il team Fedora ha stretto un'importante collaborazione con Zarafa, la cui omonima piattaforma di condivisione troverà posto all'interno dei repository ufficiali della distribuzione: si tratta di uno strumento molto valido, utilizzato spesso come alternativa più economica ma ugualmente funzionale a Microsoft Exchange, grazie al quale è possibile condividere in rete o con il proprio cellulare contatti, calendari, documenti, email, impegni e quant'altro. Zarafa dispone di una versione Open Source, denominata community, e di una serie di versioni a pagamento che includono un maggior numero di funzioni.
Aspetti tecnici
Per quanto riguarda gli aspetti più tecnici della distribuzione, troviamo il Kernel Linux in versione 2.6.32, corredato da una serie di innovazioni che permettono a Fedora 13 di ottenere un migliore supporto hardware: in particolare, questo rilascio offre la possibilità di installare automaticamente i driver delle stampanti collegate al computer, un maggiore supporto alle webcam di vari produttori, e interessanti novità provenienti dalle schede video, che grazie ai driver proprietari aggiornati alle ultime versioni sono ora utilizzabili in maniera più completa, soprattutto per quanto concerne le schede video di più recente produzione.
Concludiamo infine evidenziando alcuni cambiamenti apportati al protocollo NFS, migliorato e pulito di alcuni bug per il lato IPv4 e dotato di supporto a IPv6, e la possibilità di utilizzare il filesystem Btrfs per ottenere snapshot automatici del sistemi ad ogni installazione di pacchetti tramite yum, così da poter avere sempre a disposizione copie del sistema operativo precedenti ad una determinata installazione.
Fedora 13, secondo i piani di rilascio degli sviluppatori, è prevista per il 18 Maggio: fino ad ora non sono sorti particolari problemi, per cui tutto lascia presumere che tale previsione sarà rispettata. I cambiamenti apportati fin'ora evidenziano la volontà di restare al passo con le altre principali distribuzioni, garantendo ai propri utenti un maggiore supporto hardware e prestazioni degne di nota. Nel tempo che ci separa dal rilascio finale non verranno introdotte nuove funzionalità, per cui quanto visto fin'ora rappresenta un quadro verosimile di quella che sarà Fedora 13: una distribuzione robusta, solida, e funzionale.