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Aprire un negozio online: come creare un eCommerce

Vediamo come aprire un negozio online: dalla scelta e personalizzazione della piattaforma, ai requisiti di legge, fino ai costi necessari.
Vediamo come aprire un negozio online: dalla scelta e personalizzazione della piattaforma, ai requisiti di legge, fino ai costi necessari.
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Oggi aprire un negozio online non è un capriccio o una moda passeggera, ma una questione di sopravvivenza. Nel 2022 è impensabile riuscire a mantenere in piedi un'attività, indipendentemente dalle sue dimensioni, senza la controparte online. Fino a un paio di anni fa si potevano anche trovare delle scusanti, seppur consapevoli di sbagliare. Ma oggi, dopo la lezione della pandemia, continuare a ignorare la realtà non è molto intelligente, diciamo così.

È anche vero però che l'apertura di un eCommerce non è come iscriversi a un nuovo social network. Tra la scelta della piattaforma da usare e della nicchia di mercato su cui puntare, oltre a tutto l'iter burocratico che c'è dietro, è facile capire che la questione non è così semplice come molti vogliono far credere. Per questo motivo, abbiamo deciso di preparare un approfondimento su come aprire un negozio online.

Passeremo in rassegna tutti i passaggi da affrontare per avviare un'attività di vendita online, provando a rispondere alle domande più frequenti di chi vuole creare un sito per vendere online con un eCommerce. All'inizio presenteremo un elenco puntato esemplificativo degli step necessari per aprire uno shop online. Subito dopo ci soffermeremo sulla piattaforma da scegliere e la sua personalizzazione, dedicando un breve paragrafo ai migliori CMS per eCommerce. Il passaggio successivo sarà capire l'iter burocratico da seguire e come scegliere la propria nicchia. Riguardo a ciò, parleremo anche di costi e dell'importanza di un piano di marketing.

Insomma, gli argomenti di certo non mancano. Se siete interessati a un tema specifico, potete aiutarvi con l'indice posizionato qui sotto per andare a leggere subito ciò che più vi sta a cuore.

Aprire un negozio online: gli step in sintesi

Iniziamo la nostra guida su come aprire un negozio online elencando in maniera sintetica i passaggi indispensabili per avviare un'attività in rete:

  • Scegliere la forma giuridica: prima ancora di pensare alla partita Iva, è importante capire quale sia la formula imprenditoriale che più si addice alla propria attività. Di fatto, la scelta è tra esercizio d'impresa individuale o collettiva.
  • Aprire la partita Iva: valutare insieme al proprio commercialista il regime a cui aderire tra ordinario, semplificato e forfettario.
  • Iscriversi alla Camera di Commercio
  • Presentazione della SCIA (Segnalazione certificata di inizio attività): lo sportello di riferimento del proprio Comune è lo Sportello Unico per le Attività Produttive.
  • Individuare la nicchia di mercato: capire la differenza tra il vendere prodotti che ci piacciono e il vendere prodotti che piacciono alla clientela.
  • Definire una strategia di marketing: un aspetto fondamentale, soprattutto se si vuole emergere tra decine e decine - quando va bene - di competitor già online e convertire i visitatori in clienti.
  • Scegliere la piattaforma: l'ultimo passaggio, che alla fine è anche quello più pratico, prevede la scelta di una piattaforma per aprire un'attività online.

Ed è proprio da qui che ripartiremo nel prossimo capitolo, spiegando come scegliere la piattaforma da usare. Riporteremo inoltre una lista dei migliori CMS (Content management system) con cui gestire il sito di eCommerce, per poi dare qualche suggerimento utile in fatto di personalizzazione.

La creazione dell'eCommerce

aprire negozio online

 

La domanda delle domande: come creare un eCommerce? Innanzitutto, va scelta la piattaforma con cui si intende aprire il negozio online. Ma sulla base di quali elementi si dovrebbe preferire un servizio rispetto a un altro? E qual è il CMS più adatto per iniziare? Ancora: che cosa bisogna sapere sulla personalizzazione della piattaforma una volta che la si è scelta? Andiamo con ordine, rispondendo a ciascuno dei quesiti, iniziando proprio dalla scelta del servizio.

Quale piattaforma scegliere

Chi vuole aprire un negozio online ha di fronte a sé tre opzioni:

  • creare un sito di e-commerce da sé, con l'acquisto del dominio e dell'hosting (il servizio di rete che offre lo spazio per ospitare il sito)
  • affidarsi a una piattaforma eCommerce, come per esempio Shopify
  • iscriversi come venditore in un marketplace già esistente (i due più famosi sono Amazon e eBay)

Ognuna di queste soluzioni ha pro e contro. Creare un sito di e-commerce in autonomia richiede da una parte conoscenze tecniche avanzate in campo informatico, dall'altra una spesa non indifferente per la gestione del magazzino online, delle spedizioni e quant'altro. Il vantaggio è di non dipendere da nessuno e avere carta bianca in fatto di personalizzazione e strategia marketing.

Le piattaforme eCommerce si possono invece considerare come dei veri e propri centri commerciali online, al cui interno viene ospitata tutta una serie di negozi. Quest'ultimi mantengono una loro identità e gestiscono personalmente i rapporti con la clientela, così da curare al meglio il proprio brand. In cambio, i titolari del negozio online versano una quota mensile, proprio come se stessero pagando un affitto. La piattaforma più famosa è sicuramente Shopify, volendo però ci sono anche tante valide alternative, tra cui BigCommerce, Squarespace, Wix e WooCommerce.

L'altra soluzione, come spiegato prima, è aprire un account da venditore in un marketplace conosciuto in tutto il mondo, come può essere Amazon o lo stesso eBay. Da un lato c'è un chiaro vantaggio di visibilità, che nessuna piattaforma di eCommerce può dare. Dall'altra parte si perde però gran parte del controllo che invece Shopify o un altro servizio simile garantisce sul proprio eCommerce.

I migliori CMS per eCommerce

I CMS assumono una rilevanza particolare soprattutto nel caso in cui si scelga di creare un negozio online da sé, senza cioè rivolgersi a una piattaforma esterna. Al contrario, sono ininfluenti o quasi quando ci si rivolge a una piattaforma esterna o a un marketplace.

Un CMS per eCommerce di qualità deve prima di tutto essere semplice da usare. Che senso avrebbe, altrimenti, includere tutta una serie di funzionalità super avanzate senza che l'utente riesca a usarle?

Il secondo aspetto da prendere in considerazione riguarda proprio le caratteristiche disponibili. Ci si deve sempre chiedere: sono utili alla mia attività? Quanto possono farmi guadagnare? Quali funzionalità in più mi offre rispetto all'altro? E così via.

Altro elemento importante è il confronto, anche se questo è un consiglio valido un po' per ogni situazione. Più servizi si confrontano, migliore sarà la scelta finale. Elementare.

Detto questo, ecco la lista dei migliori CMS per creare un negozio online:

  • Magento per eCommerce: è un CMS open source, ideale per aprire negozi online che vendono un'elevata quantità di prodotti. Tra i principali vantaggi si annoverano l'affidabilità e l'alto tasso di personalizzazione, grazie ai tanti temi e plugin disponibili (sia gratuiti che a pagamento).
  • WordPress: è il CMS più usato in ambito blogging, ma grazie al plugin WooCommerce è anche uno dei CMS più utilizzati per la realizzazione di un sito di eCommerce. Facile da installare e gestire, WooCommerce è la soluzione migliore per chi ha poca dimestichezza in campo informatico e ha un'attività di medie-piccole dimensioni.
  • Prestashop: è un CMS che nasce appositamente per creare un sito eCommerce. In questo presenta una filosofia simile più a Magento che WordPress con WooCommerce. Tra le numerose funzionalità incluse, anche i report completi di analisi su vendite, spese di spedizione, modalità di pagamento e resi.
  • OpenCart: è un sistema di gestione che si rivolge in particolare ad attività di medie-piccole dimensioni. Facilità d'uso e inserimento di prodotti illimitati sono i due fiori all'occhiello di un CMS che, giorno dopo giorno, si sta guadagnando la fiducia di tanti imprenditori.
  • Joomla: è tra le alternative più apprezzate e a basso costo di Magento, soprattutto per chi deve aprire un negozio online strutturato e con molti articoli da vendere. Il componente di eCommerce consigliato per Joomla è VirtueMart, vale a dire l'alter ego di WooCommerce per WordPress.

La personalizzazione della piattaforma scelta

Piattaforme e CMS a parte, gli addetti ai lavori sanno bene che una delle maggiori chiavi di successo per un eCommerce sia la personalizzazione. In questo caso, il concetto di personalizzazione assume un significato ben preciso: rendere unica l'esperienza di acquisto. Online, si intende.

Come riuscirci? Sfruttando i dati concessi dai potenziali clienti quando accettano le condizioni d'uso del sito. Sono informazioni molto preziose, che se usate con intelligenza sono di grande aiuto per creare un percorso di acquisto vincente. Il che significa trasformare l'utente in cliente.

Per personalizzare un eCommerce è importante anche puntare su un layout grafico e un email marketing personalizzato per ciascun utente. Nel primo caso, l'utente vedrà gli articoli visualizzati in precedenza, insieme ad altri che potrebbero interessargli (scelti sulla base della prima interazione). Una strategia di email marketing personalizzato si traduce invece in tante piccole accortezze in grado di fare la differenza: dall'invio di un'email di follow up dopo che il cliente ha ricevuto il prodotto acquistato in precedenza, al ricontattare gli utenti che per un motivo o per un altro hanno interrotto la procedura di acquisto.

*Paghi solo quando trovi lavoro

Apertura di un negozio online

iter burocratico e requisiti negozio online

Parliamo ora dell'iter burocratico da assolvere e dei requisiti da rispettare per aprire un negozio online. In realtà, come ti ricorderai, abbiamo già trattato l'argomento all'inizio della guida, quando abbiamo elencato tutti i vari passaggi per avviare un'attività online. Ad ogni modo, come amavano dire i latini, "repetita iuvant" (letteralmente, "le cose ripetute aiutano").

Andando in ordine abbiamo:

  • apertura della partita Iva: i modelli da compilare sono diversi se si sceglie quello per persone fisiche (AA9/11) o per enti e società (AA7/10);
  • costituzione di una società presso un notaio: nel caso delle srls a 1 euro per chi ha meno di 35 anni non sono previste le spese per il notaio;
  • apertura di un conto corrente bancario: è un conto dedicato esclusivamente al negozio online;
  • iscrizione al VIES: obbligatoria nel caso la propria attività operi oltre i confini italiani;
  • invio della richiesta al Registro delle Imprese della Camera di Commercio: va compilato il modello telematico "Comunica". Non è altro che la comunicazione valida ai fini assicurativi, previdenziali e fiscali;
  • presentazione della SCIA: la segnalazione certificata di inizio attività va presentata allo SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive) del proprio Comune;
  • comunicazione all'Agenzia delle Entrate: l'ultimo passaggio prima di rendere accessibile l'attività online agli utenti prevede la comunicazione all'Agenzia delle Entrate del dominio del sito, l'indirizzo email di posta elettronica certificata, il numero di telefono, il provider che eroga il servizio hosting e l'eventuale numero di fax.

Ora, conclusa questa (noiosa) parentesi burocratica, parleremo di nicchia di mercato, prodotti, business plan e piano marketing. In seguito passeremo invece in rassegna i costi, per poi giungere finalmente alle conclusioni.

Come scegliere la nicchia di mercato e i prodotti

A costo di essere ripetitivi: la scelta della nicchia di mercato e dei prodotti da vendere viene prima dell'apertura del negozio online. Perché? È presto detto. Avviare oggi un attività sul web senza la giusta preparazione equivale a buttare i soldi dalla finestra, senza contare poi la perdita di tempo. Non è ad esempio intelligente sfidare Amazon o eBay, tanto per dire, né avere la presunzione di inventare una tendenza su due piedi.

Cosa fare allora? Una soluzione è vendere articoli da una parte ricercati e dall'altra difficili da trovare nelle altre piattaforme di eCommerce. A tal proposito, è altamente consigliato l'utilizzo di Google Trends, il servizio messo a disposizione gratuitamente da Google che mostra le ricerche degli utenti in un determinato arco di tempo. Va da sé che l'investimento su un prodotto verso il quale gli italiani (o chi per loro) non mostrano interesse sarebbe sbagliato.

Altri strumenti per trovare una nicchia di mercato di successo sono social network come Instagram, Pinterest e TikTok. Anche in questo caso il motivo è semplice: al giorno d'oggi i social sono i principali canali di vendita online.

L'importanza di un business plan e di un piano marketing

business plan e di un piano marketing

Dopo aver definito la nicchia, arriva il momento di compilare un business plan e di definire una strategia marketing efficace per convertire i visitatori in clienti. Il primo step da affrontare è appunto la redazione di un documento per valutare se l'idea alla base dell'eCommerce è o meno fattibile in termini economici. O meglio ancora, per avere un'idea più chiara dell'intero progetto.

Ecco alcuni elementi che ogni buon business plan dovrebbe avere:

  • informazioni sull'azienda: il campo dove descrivere la propria attività, cioè la struttura, i valori e il settore in cui opera;
  • analisi di mercato: la parte in cui riportare lo studio dei competitor e le dimensioni del mercato;
  • prodotti: la lista degli articoli o servizi che si intende vendere e la definizione della clientela;
  • piano marketing: la sezione dedicata alla definizione di una seria strategia di marketing cucita su misura dei clienti;
  • logistica e gestionale: l'area dove inserire fornitori, spese di spedizione, tempi di consegna, ecc.;
  • piano finanziario: la sezione dove inserire un rendiconto finanziario, un bilancio e un conto economico;
  • executive summary: il sommario che riepiloga i punti più importanti del business plan.

Nell'elenco qui sopra abbiamo accennato al piano marketing: ma come si definisce, in concreto, una strategia volta a pubblicizzare i prodotti del proprio negozio online? Innanzitutto bisogna conoscere tre elementi chiave come i competitor, il tipo di clientela a cui ci si rivolge e i trend attuali. Soltanto dopo si potrà definire una strategia di marketing vincente.

Sullo stesso argomento potrebbe interessarvi anche la lettura della nostra guida sui migliori tool per fare web marketing.

Spese e investimento: quanto costa aprire un negozio online?

Anche se l'abbiamo lasciata alla fine, in realtà è la prima domanda che si fanno le persone che vogliono aprire un negozio online. In genere, creare un eCommerce da zero costa inizialmente dai 600 euro agli 800 euro. A questi vanno poi aggiunti circa 80 euro per l'acquisto di dominio e hosting, nel caso si scelga di costruire un nuovo sito web da sé. Se invece la scelta ricade su una piattaforma eCommerce, per esempio Shopify, l'abbonamento mensile prevede prezzi a partire da 21 euro al mese.

Fin qui ci siamo però soffermati soltanto sui costi iniziali. Allargando invece un po' di più i propri orizzonti, pensando cioè sul lungo periodo. In media, la spesa annuale per il mantenimento di un eCommerce varia dai 5.000 euro ai 6.000 euro, avendo come riferimento un reddito complessivo di 10.000 euro. Questo tenendo conto della spesa per il commercialista, i contributi INPS, la dichiarazione dei redditi e le tasse sui ricavi generati dall'attività.

Conclusioni

Abbiamo dunque visto quanto sia importante al giorno d'oggi aprire un negozio online, con il quale è possibile raggiungere un numero potenzialmente illimitato di clienti. È però altrettanto importante conoscere quali sono i passaggi necessari per creare un eCommerce di successo, nonché le piattaforme migliori a cui affidarsi.

Nel nostro approfondimento abbiamo cercato di coprire tutti i principali temi inerenti l'argomento, spiegando tra le altre cose l'importanza della nicchia, del business plan e della strategia marketing da attuare per convertire i visitatori del sito in clienti. Infine, abbiamo risposto alla domanda che all'inizio tutti si fanno, cioè quanto costa oggi aprire un eCommerce partendo da zero.

Domande frequenti su come aprire un negozio online

Quanto costa aprire un negozio on line?

L’apertura di un negozio online costa in media dai 600 euro agli 800 euro. A questa somma iniziale si aggiunge quella per il pagamento del dominio e dello spazio hosting, che in genere si aggira intorno agli 80 euro. In più bisogna considerare anche la spesa per l’iscrizione alla Camera di Commercio, che corrisponde a 35,50 euro per l’imposta di bollo e i diritti di segreteria.

Quanto si può guadagnare con un negozio online?

Un’attività online ben avviata può far guadagnare in media una somma compresa tra i 500 euro e 1.000 euro al giorno. Molto dipende comunque dalla nicchia di mercato in cui si opera e, di conseguenza, dai prodotti in vendita. Inoltre bisogna anche tener conto della visibilità o meno dell’eCommerce.

Come aprire un negozio online partendo da zero?

Per aprire un negozio online da zero ci si può affidare a una piattaforma di eCommerce, a un marketplace o a una soluzione proprietaria che prevede l’acquisto di un dominio e uno spazio hosting. Ciascuna di queste opzioni presenta pro e contro, ma in genere per chi inizia da zero e non ha un grande budget alle spalle la soluzione migliore è quella dettata dalla piattaforma di eCommerce esterna. C’è poi tutto un iter burocratico da seguire, a partire dalla costituzione di una società davanti a un notaio e l’apertura della partita Iva.

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